Riceviamo da Silvia Blasi e pubblichiamo
Ho inviato all’autorità competente una osservazione in merito alla cosiddetta “variante urbanistica automatica” che, secondo la società proponente la costruzione di un termovalorizzatore nel comune di Tarquinia, scatterebbe all’approvazione del progetto da parte regionale a prescindere dalla posizione contraria espressa dal Comune stesso e che non trova riscontro in recenti pronunce del TAR.
La società A2A, nonostante l’Europa vieti dal 2020 la costruzione di inceneritori e siccome la legge nazionale consente comunque di proporre dei progetti, ne ha presentato uno per un mega impianto da realizzarsi nel territorio di Tarquinia. Il Comune con propria delibera, oltre a vietare la costruzione di inceneritori sul proprio territorio, ha sollevato dei rilievi di natura urbanistica che la Regione ha girato alla società.
In sintesi la A2A sostiene, nella sua risposta a tali rilievi, che a fronte della necessità di una variante urbanistica per derogare a quanto prescrive il locale Piano Regolatore Generale in termini di volumi ed altezze, qualora il progetto venga approvato in sede regionale, questa approvazione costituirebbe una sorta di variante urbanistica automatica che bypasserebbe la contrarietà espressa dall’ente locale interessato.
Ci troviamo oggi nel periodo di 60 giorni durante i quali è possibile per qualunque cittadino inviare delle osservazioni e nelle mie che ho inviato all’assessore regionale competente, rilevo come il TAR del Piemonte in una recente pronuncia, la n. 480/2017, afferma: “Né può ritenersi che, in questo caso, l’autorizzazione unica costituisca variante (…) perché l’effetto di variante urbanistica ex art. 208 D.Lgs. n. 152 del 2006, presuppone che l’Amministrazione Comunale dia l’assenso alla variante urbanistica”.
Inceneritore, termo-valorizzatore o impianto di recupero energetico che dir si voglia parliamo sempre di un impianto concettualmente vecchio che brucia materia per produrre energia, fumi e, a parere di medici autorevoli, problemi di salute di non poco conto.
Vista la possibilità fornita dalla legge invito perciò ogni cittadino che si ritenga coinvolto o che abbia qualcosa da dire ad inviare le sue osservazioni in merito alla Regione che dovrà tenerne conto e per le quali mi rendo disponibile fin d’ora a farmi latore.
Silvia Blasi