Dopo il divertimento del primo anno, anche per la tredicesima edizione del Memorial torna il blog per commentare le partite, i risultati, fare pronostici, lanciare gufate, scherzi e quant’altro, nel nome di quel rispetto e di quell’amicizia che hanno caratterizzato il torneo dello scorso anno e che sono d’obbligo quando si tratta di ricordare un ragazzo come Fabrizio.
Ci piace essere ancora qui non solo perché sarà un mese entusiasmante – piccola novità, quest’anno L’extra ha anche una squadra iscritta al torneo, e questa non sarà la nostra unica sorpresa della stagione! – ma anche, forse soprattutto, perché c’è piaciuto tantissimo il clima che si respira alla Lanterna, durante le partite, nei commenti del giorno dopo, tra gli appassionati e i giocatori: un’esperienza che vogliamo vivere di nuovo, con lo spirito che animava il Memorial quando è stato ideato e che riesce a renderlo, ogni anno, una festa non solo per chi vince, ma anche per chi partecipa o, semplicemente, assiste, nelle piacevoli serate estive della Lanterna.
Per dare a tutti il benvenuto a questa edizione 2011 e provare a raccontare, per quanto possibile, chi era Fabrizio, scelgo quest’anno d’affidarmi alle parole di uno degli amici del blog che, l’anno scorso, in un commento, scrisse così:
“Bibo per me è stato un grande compagno di giochi, dalla taverna di casa sua giocando al Subbuteo, alle coppe di gelato da 1 Kg. comprate alla COOP (appena inaugurata) e divorate nel giardino del Nelly, alle trasferte memorabili con il Topone fine carriera! Non solo: è stato un grande amico, con le sue divertenti avventure raccontate fuori dallo Chalet, in quelle sere d’estate dove l’afa era opprimente e dove non trovavi refrigero se non su quelle sedie e in compagnia di tanti amici. Si dice che quando le persone non ci sono più non fai altro che parlarne bene, ma ditemi come si fa a non fare altrettanto parlando di Lui; impossibile, almeno per me. Tante immagini sono lì, ferme nella mia mente quando, aprendo il blog del Memorial, Lui è lì che ti guarda con quella faccia scanzonata, come se volesse, ancora una volta, tirarti una battuta o prenderti scherzosamente in giro. Me lo ricordo, poco prima di quel maledetto giorno, imbestialito sotto la doccia della Lanterna per una partita di calcetto persa; me lo ricordo, anni prima, in una mitica finale sul campo del PEEP2 targato Don Sandro; me lo ricordo in tante altre occasioni… Sembra retorica ma me lo ricordo ogni volta che vedo lo Chalet, che vedo Lele, la sua famiglia… me lo ricordo ed è bello, nonostante la sua assenza pesi parecchio, probabilmente più di quello che credevo”.
Buon divertimento a tutti!