Perseguita un impiegato di banca di cui si era invaghita, denunciata. Una cinquantaquattrenne, si legge nella nota delle forze dell’ordine, è stata denunciata dagli uomini della polizia della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Tarquinia per aver inviato lettere anonime moleste tanto da provocare uno stato d’ansia tale da far modificare lo stile di vita e le abitudini di tre vittime.
A febbraio una giovane impiegata di una banca locale ha sporto una denuncia alla squadra di P.G. del commissariato di Tarquinia contro una donna che, a suo dire, le avrebbe reso da più di un anno la vita impossibile per aver recapitato più di dodici lettere anonime sul parabrezza del suo veicolo e su quello del presunto amante. La stalker si sarebbe invaghita di un impiegato di banca della quale era cliente, tanto da arrivare a perseguitare, oltre all’uomo, anche la sua collega, presumendo una relazione tra i due.
Quando, tuttavia, l’uomo chiarisce alla cliente che oltre alla affabile disponibilità da parte sua non può esserci altro, la stalker inizia a perseguitare lo stesso e la giovane collega, con cui lo vede intrattenersi nell’orario di lavoro o nella pausa pranzo. La donna, si legge ancora nella nota della polizia, ha poi cominciato ad inviare lettere dal tenore diffamatorio alla giovane impiegata, minacciandola di riferire della relazione al suo compagno, di cui si era procurata le generalità, inviando analoghe missive dello stesso tenore anche alla moglie dell’uomo.
La stalker arriva fino ad apporre un avviso anonimo nel parcheggio utilizzato dagli impiegati della banca a firma della moglie dell’uomo, contenente minacce nei confronti della collega qualora la avesse incontrata con il marito. A questo punto gli uomini della polizia hanno investigato e raccolto le complesse e lunghe deposizioni delle vittime, che hanno consentito di appurare quanto sopra esposto e di denunciare la donna per stalking aggravato.