Riceviamo da Luigi Serafini (FdI) e pubblichiamo
È con grande soddisfazione che ho appreso la conferma della partecipazione della Rete dei Comuni “Medieval Italy” – di cui Tarquinia con l’Amministrazione Giulivi è stata una delle prime città aderenti – alla 44a edizione del WTM di Londra, evento fieristico leader al mondo per l’industria del turismo e dei viaggi. Soddisfatto perché questo è il risultato di un cammino dove Tarquinia ha saputo conquistare una parte da protagonista nella Rete delle città medievali italiane (che oggi raggruppa 35 Comuni).
Decisiva è stata certamente la partecipazione all’ultima BIT di Milano, lo scorso febbraio, in cui con Renato Chiti, Destination Manager della Rete, siamo riusciti a siglare un importante accordo di collaborazione con Enit, ex Agenzia Nazionale Italiana del Turismo oggi SpA e controllata dal Ministero del Turismo, ratificato a marzo con un protocollo d’intesa grazie alla preziosa spinta di Sandro Pappalardo, consigliere di amministrazione di ENIT.
I primi frutti di questo rilevante accordo sono già arrivati e dal 5 al 7 novembre la rete delle città medievali sarà presente a fianco di ENIT e del Ministero del Turismo all’interno del WTM di Londra, dove il giorno 6 sarà presentato in un “press time” il progetto Medieval Italy, cui una parte significativa la reciterà la Tuscia, presente nella Rete anche con Viterbo, Sutri, Civita Castellana, Soriano nel Cimino, Vitorchiano e Bagnoregio oltre che con Tarquinia. Per questo traguardo dobbiamo ringraziare anche i nostri rappresentanti istituzionali di Regione e Parlamento, Daniele Sabatini e Mauro Rotelli, che hanno creduto in questa iniziativa sin dal primo momento, supportandoci in ogni passo.
La Rete dei comuni medievali nasce dall’idea e dall’intuito di Renato Chiti e del Comune di Pistoia, seguiti da subito da Tarquinia e da altre realtà toscane, laziali e dell’intera penisola, di mettere in un unico “contenitore” le destinazioni medievali più belle d’Italia e le loro rievocazioni storiche, con l’obiettivo di implementare il settore del “Turismo esperienziale” su cui negli ultimi anni si sta catalizzando l’attenzione dei tour operator internazionali.
Tarquinia, in particolare, ha presentato nel programma di Medieval Italy la sua Giostra della Contrade e del Saracino, tornata a maggio di quest’anno nell’antica e suggestiva cornice di piazza Matteotti, dopo alcuni anni di fermo.
Se da una parte la valorizzazione del turismo legato al patrimonio Unesco, all’archeologia e alla storia etrusca resta imprescindibile per la nostra città, è necessario spingere e curare lo sviluppo di iniziative che diano valore al patrimonio e alla ricchezza culturale della Tarquinia medievale legata anche a manifestazioni locali che possano convertirsi in eventi di dimensioni maggiori attirando un crescente numero di visitatori, come già accade in altre località italiane.