Riceviamo dalla Provincia di Viterbo e pubblichiamo
Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio dà ragione alla Provincia di Viterbo che ha richiesto l’accoglimento della sospensiva del PAUR formulata dai ricorrenti Comune di Tessennano, Comune di Tarquinia e Impresa Stucchi – La Piantata: è stato infatti sospeso il provvedimento con cui la Regione Lazio aveva dato il via libera alla realizzazione ad Arlena di Castro di un impianto per il recupero e smaltimento dei rifiuti marini.
La Provincia di Viterbo si è sempre opposta alla realizzazione dell’impianto, posizione emersa con forza nel corso del Consiglio provinciale del 27 giugno 2023. Nelle scorse settimane, inoltre, in sede giudiziale l’Ente ha espresso le proprie ragioni supportando il Comune di Tessennano e gli altri ricorrenti tra cui anche il Comune di Tuscania.
Nello specifico, i ricorrenti avevano chiesto al Tar del Lazio di sospendere il Provvedimento Autorizzativo Regionale Unico (Paur) in attesa dell’udienza di merito, già fissata per il prossimo 3 aprile, con cui la Regione Lazio aveva definito il procedimento amministrativo consentendo la realizzazione dell’impianto ad Arlena di Castro da parte di un soggetto privato. Il Tar ha dato ragione ai ricorrenti, sospendendo il Paur della Regione Lazio fino al giorno dell’udienza.
“Abbiamo vinto una piccola ma significativa battaglia – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli –, perché è opportuno che la questione sia adeguatamente approfondita alla luce anche della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area in questione da parte della Soprintendenza. Continueremo ad opporci con ogni mezzo legale alla realizzazione ad Arlena di Castro dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti marini. Questa discarica alla Tuscia non serve”.