Una lettera aperta indirizzata “ai rappresentanti dei partiti politici, al dott. Francesco Sposetti, ai presidenti delle associazioni culturali, sportive, artistiche e umanitarie, alle donne e agli uomini di buona volontà impegnati per le prossime elezioni amministrative”: sarà diffuso sui canali social nei prossimi giorni il documento a firma di Luca Bondi, presidente dell’associazione umanitaria Semi di Pace, condiviso e approvato all’unanimità da tutti i volontari e collaboratori dell’associazione lo scorso 5 marzo, che contiene un durissimo attacco all’attuale amministrazione del Comune di Tarquinia, a poco più di tre mesi dalle elezioni amministrative.
“Come presidente di questo Comune di Tarquinia, come cittadino del mondo, come insegnante, come responsabile di una comunità di servizio per i poveri, mi rivolgo a tutti voi: restituiamo dignità e armonia a questa città!”, esordisce Bondi, che poi rincara la dose, “Gli anni che hanno caratterizzato l’amministrazione del sindaco Giulivi possono essere considerati una ferita sanguinante nel tessuto sociale, culturale e relazionale di Tarquinia. Questa città è stata umiliata, aggredita, divisa da un “modus operandi” che per nulla può associarsi alla vera dimensione della politica”.
Bondi inizia poi una riflessione sul significato del termine “politica”, attingendo alla storia e filosofia antiche. “Gli antichi filosofi greci, come Socrate, Platone, Aristotele ci hanno fornito riflessioni profonde sulla politica, da concepire come “la forma più alta dell’arte, l’arte di amministrare l’organizzazione della Polis“. E la Polis e deve essere “governata“ da competenti, perché il rischio che possano “salire, ai posti di governo, persone che non sono adeguatamente formati, è sempre presente“.
“Per molti – continua Bondi – la politica è solo “l’anticamera della tirannide”, che stride con l’immagine del politico come colui che deve operare per il bene collettivo. L’uomo, per Aristotele, è un “animale politico“, fatto per stare insieme e per formare la comunità. Dobbiamo riscoprire la bellezza e la essenzialità di sentirci “koinonia“, in unione e quindi comunità. Sentirci una città che è comunità attenta ai più deboli, attenta alla formazione, ai giovani, alla scuola, alle famiglie… Alla coesione. Liberiamo Tarquinia dalla prepotenza e dal silenzio degli ignavi”.
“Come può coniugarsi il senso del servizio, della gentilezza, della saggezza amministrativa e del buon senso con lo stile dell’arroganza e della prepotenza? – conclude all’attacco Bondi – Vi chiedo di tendere all’unione, alla convergenza di idee, di programmi, di sentimenti, di visioni… Vi chiedo di orientare ogni sforzo di incontro, pur nella diversità di sensibilità, per un progetto di rinnovamento, di ricostruzione, di armonizzazione di Tarquinia. Vi chiedo umiltà e spirito di servizio per onorare la politica come arte di amare la nostra comunità, la bella città etrusca che tanto potrà nuovamente brillare!”.
A distanza di dodici anni, quindi, torna ad accendersi lo scontro tra Semi di Pace e Alessandro Giulivi, sindaco attuale e sindaco allora. Un rapporto spesso conflittuale, che nel primo mandato aveva visto Luca Bondi addirittura incatenarsi ai piedi del palazzo comunale e l’associazione schierarsi apertamente con Mauro Mazzola alle elezioni del 2007.