Giocare con il senso e la sua negazione, partire dalla condizione del non essere per stabilire fragili punti, sempre in movimento, unendo i quali si approssima una forma familiare che tende a sfrangiarsi in un’altra appena un istante dopo. Il vento, elemento capriccioso e mutevole, sembra aver impresso forza e direzione a questo ultimo lavoro dell’artista di Tarquinia, un catalogo scompaginato che alla fine un catalogo non è.
Sabato 1 aprile alle ore 18, si presenta l’ultimo progetto di Marco Ferri “se un giorno per caso un colpo di vento”: un libro d’artista che al suo interno racchiude un’opera unica su carta.
I due spazi delle Galleria Il Sole e di Apogia Lab, a Roma, saranno allestiti con i libri e le opere dell’artista. In questo “catalogo scompaginato”, come ama definirlo l’artista, la dimensione del racconto, tipica della forma del diario, si mescola alla dimensione artistica, e così anche uno schizzo e uno scarabocchio, un frase smangiucchiata, fanno da sfondo alla presentazione delle opere, tutte realizzate su carta, che diventano l’oggetto finale, la possibilità tra tante, di essere.