Dalle 8 di stamattina, 17 gennaio, fino alle 20 del 6 febbraio è disponibile la piattaforma del Ministero per le iscrizioni on-line al prossimo anno per le prime classi di scuola primaria e secondaria di primo e secondo anno. Per iscriversi, è necessario aver completato la registrazione, effettuabile dal 9 gennaio scorso.
Il portale – per aiutare le famiglie – contiene tutte le informazioni utili per lo svolgimento della procedura e tre tutorial che illustrano la procedura passo dopo passo. Si può inoltre consultare il sito che il Ministero ha messo a disposizione: www.iscrizioni.istruzione.it, dove c’è anche una sezione specifica per le domande frequenti.
Le iscrizioni on line riguardano anche i corsi dei Centri di formazione professionale regionali che hanno aderito, mentre resta facoltativa l’adesione o meno degli istituti paritari. Per le scuole dell’infanzia la procedura resta cartacea.
Per chi ancora non ha le idee chiare sull’indirizzo da scegliere ed è alla ricerca della scuola più adatta alle proprie esigenze, il portale di riferimento è Scuola in Chiaro che offre: le schede sintetiche su tutti gli istituti, i principali dati, l’offerta formativa e i rapporti di autovalutazione delle scuole che contengono, fra l’altro, punti di forza e obiettivi di miglioramento.
Tante novità a settembre, per chi si iscrive alle superiori, con i nuovi indirizzi quadriennali sperimentali: 75 liceali e 25 tecnici. Le scuole statali coinvolte sono 73 mentre quelle paritarie sono 27. Sperimentate già 100 classi: 44 al Nord, 23 al Centro, 33 al Sud. Per altre 92 classi il Ministero chiederà al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione il parere per includerle. Novità anche per gli indirizzi professionali, riformati da uno dei decreti attuativi della legge 107 del 2015, approvati ad aprile.
I percorso di studi, 2018-2019, saranno di 5 anni: biennio più triennio. Invece gli indirizzi che passeranno da 6 a 11 anni sono: agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane, pesca commerciale e produzioni ittiche, industria e artigianato per il Made in Italy, manutenzione e assistenza tecnica, gestione delle acque e risanamento ambientale, servizi commerciali, enogastronomia e ospitalità alberghiera, servizi culturali e dello spettacolo, servizi per la sanità e l’assistenza sociale, arti ausiliarie delle professioni sanitarie (odontotecnico), arti ausiliarie delle professioni sanitarie (ottico). Ogni scuola potrà declinare questi indirizzi in base alle richieste e alle peculiarità del territorio, coerentemente con le priorità indicate dalle Regioni.