Con il primo suono della campanella, stamani, poco dopo le 8, è iniziato il nuovo anno scolastico anche per gli studenti delle scuole di Tarquinia che – con un clima prettamente autunnale – hanno salutato con qualche giorno d’anticipo l’estate e messo fine alle proprie vacanze.
L’emozione del debutto per i piccolini che iniziano la scuola elementare o per chi “inaugura” le scuole medie o quelle superiori, l’ansia da routine per chi già sente pesare i prossimi nove mesi di studio: c’è di tutto negli umori della mattinata, sempre più rappresentati sui social network, anche a Tarquinia.
Tante, perciò, le foto postate da genitori orgogliosi per salutare l’inizio dell’avventura scolastica dei propri figli; ancora di più gli stati dal morale basso dei più grandicelli, al termine del triste count down dei giorni scorsi e spiazzati dal maltempo di questi giorni che li ha privati anche dell’ultimo weekend “di libertà”.
“Piango oceani!”, il lapidario post facebook di stamani da parte di una ragazza al ritorno sui banchi; ma c’è anche chi la prende con più fantasia e ironia letteraria “Io dovrei essere a Hogwarts già da un bel po’, ma perché mi ritrovo circondata da tutti questi stupidi babbani?”. Sino a chi, liberatosi lo scorso anno dalle catene del liceo ed in attesa dell’inizio dei corsi universitari, se ne esce con “Priorità della mattinata: appostarmi fuori scuola e salutare i ragazzi con un bel AH-AH!”. Il tutto raccolto dall’hashtag #primogiornodiscuola.
Assieme agli studenti degli istituti tarquiniesi – che, ricordiamolo, a livello di scuole superiori raccolgono anche molti ragazzi del comprensorio – sono quasi otto milioni coloro che tra oggi e domani tornano sui banchi, con circa 800mila insegnanti. Che da quest’anno se la vedranno con la discussa Buona Scuola della riforma Renzi-Giannini, le cui lacune applicative lasciano più di qualche dubbio sull’avvio efficace dell’annata scolastica.
Le discussioni ed i ritardi nelll’approvazione del decreto, infatti, hanno reso impossibile per il Ministero il completamento delle assunzioni, con 38mila immissioni sui posti vacanti e disponibili e 55mila professori, a cui toccherà il potenziamento, che arriveranno solo ad autunno inoltrato. I supplenti già nominati, inoltre, sono solo a termine, in attesa che arrivino le nuove graduatorie d’istituto e gli “aventi diritto al ruolo”. Di certo non la condizione ideale per garantire la continuità dell’offerta formativa. Il tutto mentre continua la raccolta di firme per il referendum contro la Legge 107 e la “lotta” delle regioni che si oppongono al provvedimento ed annunciano di impugnare il decreto di fronte alla Consulta.
Sperando, ad ogni modo, che i ragazzi possano comunque lavorare al meglio, da parte della redazione de L’extra a tutti loro un sentito “in bocca al lupo”.