(f.e.) Braccia incrociate per i lavoratori dell’igiene ambientale. Gli operatori della ditta Aimeri-Lanzi pur garantendo i servizi essenziali, aderendo allo sciopero nazionale del settore, hanno manifestato sotto il palazzo comunale.
Tra i tanti motivi anche l’incertezza sul futuro del servizio cittadino che oramai è in proroga da un anno. “Siamo stati ricevuti dall’assessore Sandro Celli che ci ha garantito come nella gara di appalto verrà inserita una clausola che impegnerà la ditta aggiudicatrice dell’appalto ad assorbire l’attuale forza lavoro”. –spiegano gli operatori. A proclamare l’astensione dal lavoro i sindacati di categoria (Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel) per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013. Da circa due anni e mezzo, circa 100 mila addetti del settore (divisi quasi equamente tra pubblici e privati) sono in attesa di un rinnovo che possa garantire “le giuste tutele e garanzie”.
Le trattative con le controparti, ovvero per il versante pubblico Utilitalia e per quello privato Fise-Assoambiente, sono in una fase di stallo. Secondo i sindacati, infatti, le parti datoriali “non stanno dando margini per far avanzare il confronto, mantenendo un atteggiamento di estrema chiusura”, a partire dalle richieste di aumento salariale passando per un abbassamento delle tutele, fino ad arrivare a contestare il diritto allo sciopero e a quello di assemblea.