Riconquistare l’Italia sostiene lo sciopero generale indetto da Cobas, USB e altre sigle del sindacalismo di base oggi 2 dicembre.
Riteniamo che sia sacrosanto scioperare e far sentire la voce dei lavoratori e del popolo:
- per i salari, che, oltre agli aumenti necessari in condizioni “normali” devono recuperare integralmente l’aumento del costo della vita, come accadeva nella Prima Repubblica attraverso la cosiddetta “scala mobile”;
- per i servizi pubblici, che vanno rifinanziati spazzando via tre decenni di privatizzazione strisciante;
- per terminare l’invio di armi all’Ucraina, che colpisce lavoratori e famiglie e alimenta un pericolosissimo conflitto a cui l’Italia non dovrebbe in alcun modo partecipare. Il rischio di venire trascinati in una guerra su più ampia scala con conseguenze catastrofiche è infatti elevatissimo e, oltre a ciò, la nostra economia sta venendo affossata da sanzioni che stanno colpendo a morte il nostro tessuto produttivo generando disoccupazione e miseria;
- per il ritorno agli investimenti pubblici e per la ripubblicizzazione dei beni e dei servizi privatizzati (energia, acqua, sanità, sociale);
Tra i punti indicati dalle sigle sindacali, infine, vogliamo sottolinearne uno che ci sta particolarmente a cuore: NO all’autonomia differenziata, la morte della Repubblica e la secessione di fatto.
A Viterbo l’appuntamento è per il 2 dicembre dalle 9.30 davanti alla Cittadella della Salute, in Via Enrico Fermi. Noi ci saremo ed invitiamo chiunque può ad essere presente.