Riceviamo dal Comitato 10 Febbraio e pubblichiamo
“La vicenda dell’intitolazione di un luogo pubblico del comune di Santa Marinella alla memoria di Norma Cossetto – alla quale, ricordo, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso la Medaglia d’Oro al Merito Civile – rischia di trasformarsi da momento condiviso e di rispetto della storia di una ragazza violentata e uccisa, assunta al ruolo di simbolo della vicenda del Confine Orientale, a occasione mancata.”
Questo il commento del Presidente Nazionale del Comitato 10 Febbraio. “Siamo felici che il Comune abbia deliberato l’intitolazione ma non capiamo, considerate le premesse, perché sia stata scelta un’aiuola. Ricordare le violenze delle foibe non significa sminuire o cancellare altri fatti storici, ma semplicemente fare opera di giustizia – una giustizia che è normata dalla Legge 92/2004 – e quindi chi fa polemica, chi grida al “fascismo” o è in malafede o si sente erede di chi ha compiuto questi massacri. Nel 2021 non si possono giustificare crimini, violenze o abusi compiuti in nome non della libertà o della democrazia – motivazione che comunque non giustificherebbe nulla lo stesso – ma messi in atto per sete di potere, voglia di prevaricazione e per instaurare un regime dittatoriale di stampo comunista.
Per questo riteniamo che vada scelto un luogo consono, come ormai molte decine di Comuni hanno fatto in tutta Italia, fra quelli disponibili e suggeriti dal Comitato 10 Febbraio di Santa Marinella: il largo (in asfalto), tra Piazza Unità d’Italia e Largo Innocenzo XI; il giardino dietro il Monumento ai Caduti, in piazza Unità d’Italia; il giardino di Piazza Civitavecchia, lato mare dove insiste il P.I.T.
IntitolarLe, come invece sembra, un’aiuola del Parco Martiri delle Foibe non è la scelta giusta, perché la figura della giovane istriana merita un toponimo specifico. Norma Cossetto rappresenta il dramma di un popolo e la violenza subita la rendono anche esempio, non unico purtroppo, della prevaricazione sulle donne.
Per questo motivo chiediamo al Sindaco, alla Giunta e a tutto il consiglio comunale, nel rispetto delle rispettive competenze, di provvedere all’intitolazione di un luogo alla memoria di Norma Cossetto.
Per troppi anni questa storia è stata volontariamente dimenticata e nascosta. Ora possiamo ridare giustizia non solo a chi ha subito la violenza ma a tutta l’Italia che merita di conoscere, per non dimenticare e per evitare che, ovunque, si ripetano fatti simili, cosa è successo a durante e dopo la seconda guerra mondiale in Istria e, purtroppo, non solo.