Riceviamo e pubblichiamo
È stata una vera festa popolare quella che ha accompagnato la consegna della bandiera che certifica l’inserimento di Santa Fiora tra i Borghi più belli d’Italia. Nella piazza Garibaldi il Comune ha voluto raccontare le sue eccellenze attraverso le parole di Luciano Luciani, consigliere comunale delegato alla Cultura, di Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, dei professori Michele Nucciotti e Fabio Maria Risolo e con la musica della Corale Vestri, del Coro dei Minatori e della Filarmonica Pozzi.
Nella grande platea che ha partecipato alla cerimonia erano presenti tra gli altri: il Maestro fondatore Chögyal Namkhai Norbu della comunità Dzogchen di Merigar, la soprintendente Anna Di Bene, il capogruppo PD in Regione Toscana Leonardo Marras, i sindaci di Isola del Giglio, Monte Argentario e Manciano , insieme a numerosi rappresentati delle comunità amiatine.
Santa Fiora è stata inserita a partire dal mese di agosto 2016 nei Borghi più belli d’Italia e il presidente nazionale dei Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi, per l’occasione a Santa Fiora, insieme a Rosalba Cardinale, coordinatrice regionale dei Borghi più belli d’Italia, hanno voluto sottolineare l’importanza del riconoscimento e la volontà di fare rete per rafforzare l’immagine dei singoli paese e dell’Italia come simbolo di bellezza nel mondo.
La festa è stata dedicata ad Amatrice, località distrutta dal terremoto e che faceva e fa parte dei Borghi. Tutti i Comuni selezionati si sono stretti a sostegno delle popolazioni così colpite con l’obiettivo che vengano ricostruite recuperando le bellezze distrutte. Santa Fiora, tramite il Club dei Borghi ha già destinato 10000 euro alle popolazioni di Amatrice.
“Una festa per celebrare le bellezze – ha affermato introducendo Luciano Luciani – che ci sono state consegnate dal passato e per impegnarci pubblicamente a tutelare e migliorare i nostri Borghi perché siano un luogo di lavoro e di futuro per le giovani generazioni.”
“Viviamo in un luogo straordinario. – ha confermato Balocchi, sindaco di Santa Fiora – La nostra bellezza è intelligenza sociale e culturale, non è solo estetica. Abitare i nostri Borghi migliora le persone, favorisce e offre un modello. La consapevolezza di tutto questo ha dato un valore e un motivo in più a questo traguardo raggiunto. Essere Borgo più Bello d’Italia è una risorsa in più per tutti coloro che amano questi luoghi e sono impegnati a farli vivere.”
Le voci della Corale e del Coro dei Minatori hanno accompagnato le parole insieme alla Filarmonica con una partecipazione speciale della comunità buddista di Merigar, che ha portato nella piazza la tipica danza tibetana moderna Khaita Joyful Dances “Danza della gioia”, coinvolgendo i presenti. L’evento si è concluso con una degustazione organizzata dalla Pro loco Santa Fiora con prodotti tipici offerti da Grandi salumifici italiani, Coop unione amiatina, Caseificio il fiorino, Caseificio fonte mozza.