Santa Fiora, di cui Andrea Camilleri, stamani scomparso, era cittadino onorario – tanto che il Teatro della località amiatina è a lui intitolato – ha dichiarato stamani tramite il suo sindaco il lutto cittadino.
E proprio il primo cittadino Federico Balocchi ha voluto dedicare alcune righe in omaggio e ricordo dello scrittore.
Vorrei trattenerti. Non lasciarti andare. Anche se restano i tuoi libri. Sarà un lungo arrivederci perché ogni volta che sfoglierò una pagina sentirò la tua voce e il tuo gentile intercalare. Sono contento di averti visto emozionato quando ti ho consegnato la cittadinanza onoraria di Santa Fiora e quando il nostro teatro ha preso il tuo nome.
Ho avuto un privilegio, ho conosciuto un Camilleri speciale, vicino di casa. Ci legava un affetto in comune per l’Amiata e Santa Fiora e condividere qualcosa di così grande rendeva il rapporto più intimo. Camilleri era generoso, nel cuore appassionato. Lo dimostrava.
Mi ha abbracciato due volte e quelle due volte me le ricorderò. Voleva mio tramite, in un gesto, restituire la sua gioia a tutti i suoi concittadini. Lo volle fare in silenzio.
Oggi, raccontandolo, provo lo stesso piacere, immenso piacere, che quel suo riconoscimento rappresentava.
Vorrei trattenerti, vorrei dirti di non andare, vorrei ritrovarti al Bagnolo e riascoltare quel linguaggio che invecchiando ti riconduceva sempre di più verso la tua Sicilia, musica di parole che comprendevo oltre la struttura lessicale.
Non ti ho mai chiamato con il tuo nome, Andrea.