Riceviamo e pubblichiamo
Torna la più grande mobilitazione globale contro il cambiamento climatico: Earth Hour WWF, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro sostenibile, per vincere la sfida del cambiamento climatico.
Il Comune di Santa Fiora aderirà all’iniziativa spegnendo le luci dell’Istituto comprensivo Mario Pratesi, sabato 24 marzo, dalle 20 e 30 alle 21 e 30.
“Tutti ci dobbiamo sentire responsabili del cambiamento climatico – afferma il sindaco Federico Balocchi – se ogni cittadino prende coscienza di quanto sia importante modificare le abitudini e comincia a farlo nel quotidiano, partendo dai piccoli gesti, tutti insieme possiamo fare la differenza. Cominciamo dallo spegnere la luce e la tv quando non servono, abbassiamo il riscaldamento di qualche grado e impariamo a lasciare l’auto, quando possibile, per fare una bella passeggiata”.
“La scelta del Comune di Santa Fiora di aderire a Eatrh Hour WWF – prosegue il sindaco Balocchi – è dettata dalla volontà di amplificare il messaggio del WWF, portarlo nei territori e nelle periferie, affinché diventi argomento di dibattito all’interno delle famiglie. Conoscere il problema, capire che non è così distante ed estraneo dalla nostra realtà, ma che ci riguarda direttamente, ci aiuta a diventare più responsabili.”
Alcune informazioni: il cambiamento climatico evolve rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono poco incisive rispetto al problema che mette a rischio il pianeta, come lo conosciamo, e dunque la stessa civilizzazione umana. L’effetto clima sulle specie animali e vegetali è un amplificatore della sesta estinzione di massa, che l’uomo sta provocando nei confronti della ricchezza della vita sul pianeta. Ma, al contrario delle prime 5 estinzioni già avvenute, non è frutto di fenomeni geologici naturali ma avanza rapidissima ed è causata da una sola specie: l’uomo.
Per approfondimenti: www.oradellaterra.org