Riceviamo dai consiglieri Manuel Catini, Arianna Centini e Andrea Andreani e pubblichiamo
Bibbidi-bobbidi-bu il polo scolastico non c’è più e in verità non c’è mai stato e mai ci sarà. L’arroganza non premia, fa danni e ora l’assessore ai NON lavori pubblici Roberto Benedetti ha una sola scelta: presentarsi in Consiglio Comunale accompagnato dalle sue scuse e dalle sue dimissioni.
Ha rinunciato, insieme ai suoi colleghi di giunta ad un finanziamento da 590.130 Euro, già erogato dalla Regione Lazio, a beneficio delle scuole elementari, per inseguire la chimera di un mega polo scolastico e chiedere un finanziamento pubblico da tre milioni d’Euro, ma in questi giorni di calura estiva è arrivata la doccia fredda tutt’altro che piacevole: il Decreto Dipartimentale n.94222 del 2 agosto 2021 (Allegato 3) conferma che il Comune di Tarquinia e l’assessore ai NON lavori pubblici Benedetti sono stati BOCCIATI.
700 milioni messi a disposizione in un avviso pubblico emanato congiuntamente da Ministero delle Finanze e Ministero dell’Istruzione, e Tarquinia con il “fantozzesco” mega polo scolastico, nei pressi dello stadio comunale, non è tra i soggetti ammessi a finanziamento. Euro 0 ed è questo il voto che si merita chi ci sta amministrando.
Progetto bocciato dopo aver rinunciato a 590.130 euro, un doppio autogol; della serie chi troppo vuole nulla stringe, e ora in mano un pugno di mosche. Mentre ovunque si adeguano le scuole alle esigenze sopravvenute del distanziamento nell’ottica della messa in sicurezza, Tarquinia resta a guardare, i disagi saranno crescenti e le difficoltà ricadranno tutte sui bambini e le loro famiglie e questo è inaccettabile.
Il silenzio dell’amministrazione è colpevole; a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico cresce il malcontento e la preoccupazione, ma soprattutto in due anni di questa amministrazione non c’è alcuna prospettiva per il futuro; si è vanificato il lavoro dei predecessori, perché questa volta le risorse c’erano, non per merito dell’attuale amministrazione, e con scelta folle sono state cestinate. Chi è responsabile di tale disastro NON può restare al suo posto e Benedetti è semplicemente indifendibile; con coerenza e dignità deve dimettersi, anche per non mettere in difficoltà la maggioranza che lo sostiene.