Riceviamo e pubblichiamo
Come avevamo annunciato abbiamo scritto all’amministrazione Mazzola e a tutto il consiglio comunale perché si rilanci l’interesse sulla questione della concessione della Salina e per mettere a conoscenza la stessa amministrazione comunale del progetto su scala nazionale promosso dall’Agenzia del Demanio e che riguarda anche la Salina di Tarquinia. Il progetto denominato “ValorePaese – Dimore” promosso dall’Agenzia del Demanio, INVITALIA e A.N.C.I. ha l’obiettivo di riconvertire beni di grande pregio storico-artistico in strutture ricettive e culturali, che saranno inserite in un “network turistico nazionale”.
L’invito è rivolto agli Enti Territoriali (Comune in primis), agli Enti pubblici, che devono manifestare interesse per l’adesione a tale progetto “Valore Paese – Dimore” e pubblicato sul sito web www.agenziadeldemanio.it. Questi immobili saranno concessi per 50 anni ai privati. A pagina 71 dell’allegato B della documentazione come appena detto, c’è anche la Salina di Tarquinia. Ci si chiede, l’amministrazione Mazzola ha mai saputo di questo progetto dell’Agenzia del Demanio?, se si sapeva qualcosa, perché non è stata mai convocata la commissione?, che cosa si è fatto ad oggi? Il silenzio sulla questione ormai regna sovrano dal 29 giugno 2012, è ora che si faccia in fretta qualcosa, visto che la manifestazione di interesse scade il 31 maggio prossimo.
È quindi urgente convocare la “famosa” commissione che si sarebbe dovuta già costituire in sostanza dal 29 giugno 2012, proprio per lavorare sulla questione della concessione, ma che ad oggi non è mai stata né istituita ne convocata. Si rilancino azioni concrete ad oggi invece clamorosamente mancate, si valuti questo progetto che la stessa Agenzia ha avviato. L’annosa questione dei milioni spesi per riqualificare alcuni edifici alle Saline ad oggi mai andati in funzione, pur terminati già dal 2008, è una vergogna che stride con il grave e drammatico momento di crisi occupazionale che stiamo vivendo, ciò deve finire. Abbiamo dato all’amministrazione Mazzola e a tutto il consiglio comunale questa indicazione con relative proposte, ora ci si metta a lavoro perché il 31 maggio è vicinissimo.
Le Saline di Tarquinia sono un patrimonio immenso con immense potenzialità per creare significative opportunità occupazionali per la nostra comunità nell’ottica di uno sviluppo eco-sostenibile. Fondamentale un serio progetto di valorizzazione che recuperi quanto di edificato esiste già e che bonifichi sotto l’aspetto ambientale l’intero Borgo ottocentesco che ricordiamo è immerso all’interno della Riserva Naturale di Ripopolamento Animale gestita dal Corpo Forestale dello Stato. Oltre agli edifici riqualificati ormai da anni sono altri gli edifici che potrebbero essere riqualificati uno su tutti l’ex stabilimento per la produzione del sale denominato “Sali Scelti” cuore del borgo. La questione va risolta seguendo il canale amministrativo e questa è un’occasione che va colta altrimenti, come dicono in tanti, non ci resta che chiamare “Striscia la Notizia”. Per troppi anni queste strutture sono state inutilizzate, è ora di dare una seria e definitiva svolta alla questione.
Alessio Gambetti
Popolo della Libertà di Tarquinia