Riceviamo e pubblichiamo
Sabato prossimo, 23 aprile, “Paese che Vai”, la seguitissima trasmissione di Cusano Italia TV, (canale 264 DTT, ore 10), sarà interamente dedicata a Vetralla. La conduttrice televisiva Pina Giordano ci mostrerà le meraviglie del suggestivo borgo della Tuscia. In tanti hanno contribuito alla buona riuscita della puntata voluta da Sergio Cesarini, direttore di Tesori di Etruria. Una “visita televisiva” emozionante tra vicoli, piazze, monumenti storici, ma anche prelibatezze tipiche locali, con al centro Vetralla, la Città Incantata, dove ammireremo le meraviglie di un territorio tutto da scoprire tra ambiente, arte, storia e archeologia.
Le origini di Vetralla si perdono nella storia. E’ certo che in origine, era un pagus villanoviano, come sembra attestare la presenza di tombe a fossa risalenti all’VIII secolo a.C. rinvenute a Cerracchio e Poggio Montano. Nel periodo etrusco Vetralla è probabilmente uno dei tanti piccoli insediamenti sparsi nella zona. Nelle sue immediate vicinanze, oltre a Norchia, troviamo tracce di insediamenti in località Grotta Porcina (VI secolo a.C), Monte Panese e Valle Cajana.
Immersa nel verde della campagna viterbese, Vetralla si popola di boschi secolari nei quali vengono raccolti i famosi funghi porcini. Distese di uliveti, offrono un olio extravergine di alta qualità, celebrato ogni anno nella Festa dell’ olio.
La città, posta vicino alla Via Cassia subì numerose invasioni e saccheggi, tra cui quelli avvenuta tra il 1110 e 1134 ad opera dei viterbesi. Per questo motivo in epoca medievale, venne realizzata un’imponente cinta muraria a protezione della città.
Al tempo dei Romani, l’insediamento venne pian piano abbandonato in favore del vicino Forum Cassii. Nei secoli VII – VIII, a seguito delle invasioni barbariche, anche questo centro si cominciò a spopolare.
Nasce così quella che sarebbe diventata l’attuale Vetralla: un piccolo insediamento realizzato su di uno sperone roccioso che si affaccia sulla Valle di Sant’ Antonio.
Verso la prima metà del VIII secolo, Vetralla entrò a far parte del patrimonio di San Pietro.
Nei secoli successivi, Vetralla fu soggetta al dominio di diversi signori, tra cui gli Orsini, i Di Vico, gli Anguillara e i Farnese, ai quali si deve la costruzione di alcuni edifici della città, tra cui il Castello.
Immersa nel verde della campagna viterbese, Vetralla si popola di boschi secolari nei quali vengono raccolti i famosi funghi porcini. Distese di uliveti, offrono un olio extravergine di alta qualità, celebrato ogni anno nella Festa dell’ olio. Vetralla è anche ricca di interessanti locali dove gustare i prodotti tipici di questo territorio che ha molto da offrire in termini di gastronomia e cultura vinicola. “Paese che Vai”, in onda dalle ore 10 alle 11.30 si può seguire anche in Streaming online/app