Riceviamo da Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo, e pubblichiamo
È con grande soddisfazione che accolgo la notizia dello stanziamento da parte della Regione Lazio di un investimento da oltre 12 milioni di euro per l’adeguamento degli impianti idrici e della potabilità dell’acqua nella Tuscia.
La misura, adottata dalla giunta regionale del Lazio, va infatti nella direzione più volte indicata dalla Provincia di Viterbo. Io stesso, insieme ai sindaci del territorio e alla consulta, in più occasioni ho sollecitato un intervento della Regione per alleviare gli costi di gestione dell’acqua della Tuscia, che si ripercuotono poi nelle bollette dei cittadini, dovuti a caratteristiche endemiche del territorio: un’elevata presenza di arsenico nelle acque e una bassa densità abitativa, che fa sì che con un grande impianto di tubature si servano solo poche famiglie.
È doveroso dunque rivolgere un ringraziamento al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per lo stanziamento di questo investimento.
Colgo altresì l’occasione per ricordare che ho già chiesto udienza al Presidente Rocca, auspicando di essere da lui ricevuto personalmente, per poter parlare seriamente di tanti altri problemi che affliggono il territorio come la questione dell’eolico, del fotovoltaico, dell’ampliamento della discarica di Monterazzano, della realizzazione ad Arlena di Castro di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti marini e del deposito nazionale di scorie nucleari che potrebbe sorgere nella Tuscia. La Provincia di Viterbo non può diventare infatti la discarica. Né del Lazio, né d’Italia.