Riordino Enti agraria: parla la De Alessandris

Riceviamo e pubblichiamo

“Mistificare la realtà non serve a nulla, mi sembra che il Presidente abbia completamente stravolto il contenuto  della delibera di Giunta avente per oggetto il Riordino degli Enti agrari e delle Amministrazioni Separate, forse un modo per mettere a tacere alcune accuse provenienti dai banchi dell’opposizione.

E’ assolutamente falsa la denuncia di dismissione e di alienazione dei terreni gravati dagli usi civici per rimpinguare le casse della Regione Lazio, in realtà l’intenzione dell’assessore Cangemi  è di procedere velocemente all’approvazione del testo per colmare un vuoto normativo dell’ordinamento regionale  in virtù di una politica volta a contenere la spesa pubblica, a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa e questo  dopo aver preso atto delle osservazioni  espresse dalle Università Agrarie  sulla bozza di legge di riordino degli stessi  in seguito agli incontri tenutisi il 7 ed il 4 aprile 2011 a Roma presso la Regione Lazio.

In base a determinati requisiti verranno indicati quegli Enti che saranno  riformati, fusi o soppressi. Questi ultimi,una volta individuati, saranno  affidati dal Presidente della Regione  al comune a cui competerà la vigilanza; non si parla dunque di vendita delle terre collettive, ma anzi di un passo in avanti verso la promozione dell’ambiente e del territorio.

Tramite questo Disegno di Legge Regionale vengono  istituite ufficialmente la “Via dei tratturi e delle strade delle antiche universitates” e la “Giornata degli enti agrari del Lazio” allo scopo di riconoscere e valorizzare il ruolo svolto dalle università agrarie nel corso degli anni, viene prevista l’istituzione della “Consulta regionale degli Enti Agrari e delle Amministrazioni Separate” in qualità di organismo permanente di consultazione tra gli enti stessi.

Non daremo adito, quindi, alle provocazioni della maggioranza, provocazioni che sanno tanto di strategia studiata ad arte per distogliere l’attenzione dei cittadini dalla volontà di vendita di beni di uso civico definiti più volte  “relitti o terreni marginali” ma che in realtà sono  per lo più terreni  pianeggianti ed irrigui.

Invito l’amministrazione Antonelli, sulla scorta delle buone prassi adottate nella concertazione del documento che regola la gestione delle quote concessorie, di sotterrare l’ascia di guerra per una collaborazione fattiva e profittevole per affrontare insieme il Riordino nell’interesse dell’ Ente che amministriamo cercando di ricavarne quante più opportunità sia possibile per la collettività”.

Anna Rita De Alessandris
Capogruppo del Pdl all’Università Agraria di Tarquinia