Riceviamo da Silvia Blasi (M5S) e pubblichiamo
Il Rio Vicano, un fosso costruito in epoca etrusca restaurato nel XVI secolo, funge da importante emissario del Lago di Vico che approvvigiona d’acqua circa 15.000 abitanti. Il suo prosciugamento sta causando numerosi problemi sia agli impianti di captazione che a numerose attività agricole e agrituristiche locali. I comuni hanno lanciato l’allarme e si aspetta l’azione della Regione Lazio.Sono tanti i comuni della provincia viterbese che hanno promosso, lo scorso 13 settembre presso la Prefettura di Viterbo, una riunione di emergenza in merito alla drastica riduzione della portata d’acqua del Rio Vicano.Spiega la consigliera Silvia Blasi del Movimento 5 stelle: “il Rio Vicano è importante per le comunità locali e la perdita d’acqua sta causando seri problemi alle popolazioni e alle attività lavorative. Inoltre, cosa da non sottovalutare, tale carenza ha un notevole impatto sul sistema ambientale della locale Riserva Naturale parte di un’area definita quale Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale”.Non risultano peraltro concessioni rilasciate dalla Regione Lazio per grandi o piccole derivazioni che consentono l’uso di acque pubbliche del Rio Vicano tali da comportare una drastica riduzione della sua portata. Va ricordato inoltre che, una volta, la manutenzione delle chiuse, ora non più funzionanti e parzialmente interrate, era competenza dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo soppressa nel 2015.“Ho perciò presentato”, conclude la Blasi, “una interrogazione al Presidente della Giunta e all’Assessore all’Ambiente chiedendo quali siano le iniziative che intendono mettere in campo per garantire l’approvvigionamento idrico della zona, la salvaguardia dell’ambiente e la gestione e manutenzione del sistema di paratie del Lago di Vico. Spero in una veloce risposta e in un’azione risolutiva ancora più celere”.
Silvia Blasi
Consigliere regionale del Movimento 5 stelle