Riceviamo e pubblichiamo
“Chiedo che ci sia un riequilibrio, un’omogeneità territoriale, che ci sia un rispetto di tutti i cittadini del Lazio, perché nessuno è figlio di un Dio minore”. Lo ha affermato il consigliere regionale (Pd) Enrico Panunzi nei lavori dell’assemblea per fare il punto sulla questione dei rifiuti, dopo l’approvazione in Giunta delle “Linee guida del piano regionale rifiuti 2019 – 2025: da un’economia lineare a un’economia circolare” e dopo l’emergenza dello smaltimento a Roma, per l’incendio dell’11 dicembre al Tmb Salario.
“Tutti i territori sono uguali e devono essere trattati allo stesso modo – aggiunge -. A Viterbo, per esempio, arrivano cento tonnellate al giorno di rifiuti di altri ambiti e da tempo immemore quelli della provincia di Rieti, priva di impianti e di discariche di servizio. Perché questo non si può cambiare?”.
Per il consigliere regionale Panunzi la soluzione esiste ed è quella del sistema premiale usato per la raccolta differenziata: “Perché non si deve fare la stessa cosa? Perché non applicare misure incentivanti per chi fa la differenziazione nell’ambito e nei Comuni che lo fanno e penalizzanti per chi non realizza nei propri territori impianti e discariche di servizio? Se non c’è un deterrente, noi possiamo scrivere qualsiasi cosa, ma andiamo avanti così nel gioco delle parti. Credo che sia importante questo. È importante uniformare la Regione nei suoi diversi ambiti”.
Il vice presidente della X commissione tocca anche il problema dei rifiuti della Capitale: “Nel Piano territoriale generale della provincia di Roma fatto da Zingaretti c’è un allegato che parla di zone idonee e zone non idonee. Quello è un allegato importante. Basta decidere. È ovvio che quando parliamo di discarica c’è l’universo mondo che ci viene addosso. È ovvio che riportare e continuare a portare rifiuti laddove già sono stati allocati non comporta alcunché, ma è ovvio che questa storia non può reggere, perché poi le discariche finiscono e allora bisogna ampliarle”.
Infine ribadisce il concetto dell’omogeneità territoriale: “Se noi crediamo veramente di dare risoluzione ai problemi, dobbiamo innanzitutto approfondire il tema e aspettare questo Piano dei rifiuti. Per me è importante in itinere capire cosa succede, ma soprattutto attuare un riequilibrio del sistema, secondo un principio di omogeneità territoriale”.