Riceviamo e pubblichiamo
“Res mirabilis” è il titolo della presentazione del disegno ricostruttivo dell’antica cupola perduta della chiesa di Santa Maria in Castello, realizzato dallo scultore Claudio Capotondi, che l’artista donerà alla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS). L’evento si svolgerà sabato 22 ottobre, alle 17, nella suggestiva cornice di Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia (piazza Cavour). Organizzata dalla STAS, con il patrocinio del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT) e il sostegno del Ministero della Cultura (MiC), l’iniziativa vedrà la partecipazione del direttore del PACT, Vincenzo Bellelli, e l’intervento dell’architetto e storico Renzo Chiovelli. La cupola originaria del monumento simbolo della cittadina tirrenica fu distrutta da un terremoto nel 1819, crollando sul pavimento musivo e danneggiando parte nella navata centrale.
“Prosegue la sinergia con il PACT, con un’altra importante iniziativa culturale, che coinvolge uno scultore di fama internazionale quale Claudio Capotondi, nostro socio onorario – afferma la presidente della STAS Alessandra Sileoni -. Questi dialogherà con l’architetto Renzo Chiovelli, che ringraziamo per aver accettato il nostro invito, dando vita a un confronto intenso e proficuo di storia dell’arte incentrato sulla cupola che sormontava in passato la chiesa di Santa Maria in Castello. L’evento è solo l’inizio di un iter progettuale che vedrà la STAS impegnata affianco a Claudio Capotondi”.
Claudio Capotondi è nato a Tarquinia diplomandosi alla Scuola Superiore d’Arte di Roma (1958) e frequentando la Scuola Libera del Nudo nel 1963, quando espone per la prima volta con una personale alla Libreria “Terzo Mondo” di Roma. Ha vissuto e lavorato a Roma (1962-1999) e New York (1984-1989). Dal 1973 lavora a Pietrasanta. Nel 1967 ha frequentato con borsa di studio l’Accademia di Salzburg e nel 1969 ha partecipato su invito al Simposio internazionale di Lindabrunn in Austria. Tra il 1964 e il 1967 a Roma ha fatto parte del “Gruppo Girasole”. Ha partecipato a diverse rassegne collettive in Italia e all’estero. Le sue sculture sono in collezioni private e pubbliche in Italia e in altri Paesi quali Austria, Finlandia, Giappone, Libia, Olanda, Stati Uniti e Svizzera.
A seguire il concerto di musica trovadorica e cortese intitolato “Nel segno di Dante – Insieme di Musica Antica Fairy Consort”, a cura dei Clerici Vagantes. Serena Lanzalonga, soprano, percussioni; Luca Dragani, flauti dolci, arpa gotica; Marco Giacintucci, viella, cornamusa; e Luigi Polsini, liuto, salterio, viella; proporranno un programma molto sfaccettato, in cui centrale è la figura di Dante. “Le musiche sono in qualche modo correlate temporalmente al suo tempo terreno o alle sue opere – spiegano i musicisti -. Ecco dunque alcune composizioni del repertorio trovadorico, che Dante, attraverso citazioni nella Commedia e nel Convivio, mostra di conoscere tanto quanto le vicende terrene dei trovatori di Provenza. Nel XIII secolo esplode inoltre il fenomeno (musicale e devozionale) della lauda, la cui fonte principale è il Laudario di Cortona, in volgare, d’ispirazione francescana, e parallelamente si sviluppa sul versante colto musicale l’Ars Nova, di cui si sono scelte composizioni da codici coevi, come il Codice Rossi. Non mancano poi alcuni brani strumentali del periodo, individuati nell’ambito del repertorio di danza”. L’ingresso all’evento è libero con entrata dalle ore 16,45. Per tutte le informazioni è possibile chiamare il 339.2011849 o scrivere a tarquiniense@gmail.com.