Le persone che arriveranno nel Regno Unito dopo l’8 giugno dovranno autoisolarsi per 14 giorni per aiutare a rallentare la diffusione del coronavirus: quello che sino a ieri era un’indiscrezione ora è la voce ufficiale del governo, tramite le dichiarazioni dell’Home Secretary Priti Patel.
Una volta giunti in territorio inglese, i viaggiatori dovranno dire al governo dove si metteranno in quarantena, con l’applicazione di controlli a campione casuali e eventuali multe da £ 1.000. Da questo regime, saranno esentati i camionisti, i lavoratori agricoli stagionali e i medici impegnati nella lotta al coronavirus, coì come coloro che viaggiano dalla Repubblica d’Irlanda, dalle Isole del Canale e dall’Isola di Man.
Se una persona non ha un alloggio adeguato in cui recarsi, sarà tenuto a rimanere in “strutture organizzate dal governo” a proprie spese, secondo il Border Force chief Paul Lincoln.
Secondo il Ministero degli Interni, la nuova politica sarà in vigore in tutto il Regno Unito, anche se il modo in cui verrà applicata in Scozia, Galles e Irlanda del Nord sarà determinato dalle rispettive amministrazioni decentrate. Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha già dichiarato che terrà discussioni con la polizia scozzese per capire come attuare questa politica.
Tornando a Patel ed alle sue dichiarazioni al briefing quotidiano a Downing Street, ha specificato che queste misure non significano chiudere completamente il confine ai visitatori. E a chi ha chiesto informazioni sulla prospettiva di vacanze estive questa estate, ha risposto: “Non si parla assolutamente di prenotare le vacanze. Vogliamo evitare una seconda ondata ed è assolutamente vitale”.
I cosiddetti “ponti aerei” – accordi con paesi che hanno bassi tassi di infezione che consentono ai turisti di viaggiare senza essere messi in quarantena – almeno inizialmente perciò non saranno in vigore.
La nuova misura, precedentemente annunciata dal Primo Ministro Boris Johnson, sarà rivista ogni tre settimane una volta introdotta. Ma le compagnie aeree hanno affermato che questo regime di quarantena “ucciderebbe i viaggi aerei”.
Il governo attualmente raccomanda i viaggi internazionali solo quando assolutamente necessari, aggiungendo che naturalmente nessuno dovrebbe viaggiare se presenta sintomi di coronavirus.
Cosa funziona il nuovo sistema? I passeggeri che arrivano nel Regno Unito dovranno compilare un modulo di contatto per la localizzazione online, fornendo i dettagli su dove trascorreranno i loro 14 giorni in autoisolamento. Il Ministero degli Interni ha affermato che la sistemazione proposta dovrà soddisfare i requisiti necessari, come un hotel o un indirizzo privato con amici o familiari. Ci sarà una multa di £ 100 per la mancata compilazione del modulo e la Boarding Force avrà facoltà di rifiutare l’ingresso ai cittadini non britannici che non rispettano le normative.
Ai nuovi arrivati verrà comunicato che possono essere contattati in qualsiasi momento durante la quarantena e, in Inghilterra, possono essere visitati dalle autorità sanitarie pubbliche che effettuano controlli a campione. Gli verrà detto di evitare i trasporti pubblici e di recarsi in auto “dove possibile”, e di non uscire per comprare cibo o altri beni “dove possono fare affidamento sugli altri”.
In Inghilterra, una violazione dell’autoisolamento sarà punibile con una sanzione fissa di £ 1.000, o procedimento giudiziario e una multa illimitata per i trasgressori persistenti.
Perché tale misura scatta ora? Il governo sostiene che semplicemente non avrebbe fatto abbastanza differenza attuarla mentre il virus si stava diffondendo ampiamente nel Regno Unito. Ma finora non ha completamente spiegato perché una tale misura generale non sia stata introdotta molto prima dell’epidemia, prima che il virus prendesse piede.
Le persone di ritorno dalla città di Wuhan e dalla provincia di Hubei in Cina sono state messe in isolamento per 14 giorni dalla fine di gennaio. Più tardi, a quelli che tornavano dall’Italia fu detto di autoisolarsi. Ma la misura non è stata estesa ai viaggiatori di ogni paese.