Allora: erano le nove di sera e stavo scrivendo una cosa su questo comunicato stampa qui. E il titolo che avevo in testa, mentre scrivevo, era – appunto – “Qui qualcosa non quadra”. Poi mi è arrivato un altro comunicato – di seguito ne riporto integralmente il testo – ed ho dovuto rafforzare e storpiare quell’esclamazione, da cui il titolo come lo vedete e leggete ora.
Il circolo PD di Tarquinia riunitosi nei giorni scorsi, ha espresso pieno sostegno nei confronti della candidatura di Alessandro Dinelli alle primarie per le elezioni regionali. Il direttivo si è così espresso all’unanimità sulla figura di Alessandro Dinelli, tenendo conto dell’importante esperienza maturata in questi anni, dalla segreteria del circolo locale all’importante ruolo di Presidente del Consiglio del Comune di Tarquinia all’attuale incarico di vice segretario provinciale della federazione di Viterbo. Alessandro Dinelli quindi ha tutti gli ingredienti giusti per affrontare questa sfida delle primarie, tra l’altro, quello delle primarie, è un argomento molto caro a lui visto che da sempre è uno dei più ferventi fautori di questo strumento democratico. Il Partito dunque ha voluto valorizzare una figura giovane e fresca, da sempre al servizio del Partito e fuori da logiche di potere, ottimo conoscitore del territorio e quindi una risorsa di cui il Partito Democratico non può non avvalersi, per Tarquinia e per la Provincia tutta.
Mi chiedevo, leggendo il comunicato, se fosse normale che – con un candidato di Tarquinia, in lista con lui nel 2007, in prima fila ad applaudirlo alla ormai celebre convention elettorale da Brizi – Mazzola sostenesse un altro piddino alle primarie per le regionali. E mi domandavo anche se ci fosse un riferimento più o meno esplicito a Dinelli nell’ultimo paragrafo della riflessione del sindaco, con il riferimento ai “vecchi amici” ed ai prossimi momenti toccanti.
Poi è arrivato il comunicato poco fa riportato del circolo PD di Tarquinia, ed ho chiuso il cerchio: evidentemente Mazzola la tessera del PD l’ha fatta a Marta. Solo così si spiega tutto.