Si svolgerà venerdì 10 maggio, alle ore 17, nella Sala Regia del Comune di Viterbo, la cerimonia di premiazione dei finalisti del Concorso Scolastico Europeo, giunto quest’anno alla sua 26° edizione. Tra gli studenti delle scuole superiori selezionati, anche quattro alunni dell’IIS Cardarelli di Tarquinia: Valentina Colagrossi, Eugenia Giordano, Sara Bicchierini ed Eleonora Santoro. I membri della giuria hanno apprezzato la particolare qualità dei loro elaborati, contenenti riflessioni su argomenti sensibili come il concetto di persona umana, l’inizio della vita e l’aborto, e basati sul tema scelto quest’anno per il concorso, “Uno di Noi. La persona umana nel cuore dell’Europa”. Inoltre, due di loro, in base ad una ulteriore selezione, vinceranno un viaggio premio presso il Parlamento Europeo di Strasburgo dove, insieme a giovani provenienti da tutti i paesi dell’unione, prenderanno parte ad una seduta simulata del Consiglio d’Europa con la possibilità di presentare e votare mozioni.
L’istituto tarquiniese partecipa da oltre vent’anni al concorso europeo – che si svolge con l’alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, del presidente del Consiglio dei Ministri, dei ministri dell’Istruzione e per gli Affari Europei – e più di quaranta studenti hanno avuto finora la possibilità di vivere l’esperienza presso il Parlamento Europeo. «Per i nostri studenti, andare a Strasburgo è un’occasione irripetibile – dichiara Luca Bondi, docente dell’IIS che, insieme alla collega Anna Maria Catalani, ha curato la partecipazione degli studenti al concorso – Il contatto ravvicinato con le istituzioni europee e l’incontro con coetanei di altri paesi hanno lo scopo principale di rafforzare nella mente e nel cuore dei giovani una visione ideale dell’Europa e costituiscono uno stimolo ad aprirsi agli altri, guardarsi intorno e riflettere su tematiche importanti per la loro vita e il loro futuro». «Siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi. – afferma il dirigente scolastico Laura Piroli – Hanno dimostrato intelligenza e passione nel trattare il tema proposto, che chiedeva ai giovani di concentrarsi sui diritti umani e sul collegamento tra essi e l’ideale dell’Unione Europea. È un segnale di speranza per tutti vedere come siano proprio i giovani a ritrovare le ragioni e le motivazioni profonde dell’unione tra paesi diversi».