di Attilio Rosati
Niente timori reverenziali nella tana della vice capolista: la Corneto sfodera la carta della personalità e si rivede la squadra ordinata e compatta delle grandi occasioni, con tutti i ragazzi concentrati ed in grado di giocare palla a terra, in modo ordinato, aiutandosi l’un l’altro.
Nella prima frazione di gioco il Montespaccato si innervosisce non poco. Non trova varchi ed il pressing altissimo degli etruschi lo costringe a lunghissimi lanci e a problematici cambi di campo non agevolmente controllabili dagli attaccanti e perciò, in definitiva, innocui. Assistita dalla fortuna, subito all’inizio del secondo tempo la squadra di mister Gambacurta sfrutta al meglio l’unica indecisione difensiva degli ospiti e con il numero sette Di Giovanni trova il gol del vantaggio.
Niente panico: contrariamente a quanto è accaduto in altre analoghe situazioni, stavolta i tarquiniesi continuano imperterriti a praticare il loro calcio, ad imporre le proprie strategie e dopo una quindicina di minuti, su calcio d’angolo e conseguente mischia in area di rigore, trovano pronto per la seconda volta in questa stagione, il capoccione di Nicolini che come un ariete irrompe inarrestabile e mette la palla alle spalle di un attonito Pividori. 1 a 1.
Si scatena una guerra nell’ultima mezz’ora: la Corneto subisce la rabbia impotente del Montespaccato e soffrendo e lottando con intelligenza, porta a casa un punto di platino in chiave salvezza. Grande latitante della partita, l’assist vincente. Con un po’ di precisione in più e un po’ di fretta in meno in fase d’attacco gli etruschi avrebbero davvero potuto sorprendere e adesso, navigare in un placido mare.