di Attilio Rosati
Deciso a non lasciar punti fuori dalle mura amiche, Mister Ercolani schiera una squadra imbottita di difensori e interditori vari con un’unica punta. A vedere la disposizione in campo, si potrebbe ipotizzare una fase offensiva sterile ma mai ipotesi fu più campata in aria, perché l’unica punta è Pastorelli che, nelle uniche due palle che transitano verso l’area dell’Atletico Vescovio nei primi 45’ di gioco, compie le seguenti prodezze:
1) Con astuzia e intelligenza calcistica inenarrabili, si conquista un calcio di rigore che poi egli stesso trasforma nel gol del pareggio (28’ pt);
2) Sforna un assist delizioso per Sabbatini che ribadisce a porta sguarnita la rete del 2 a 1 (33’ pt).
Prima di queste due pregevoli giocate, al 16’, la rete in apertura segnata da Orlandi, che tiene in gioco il Vescovio.
Nel complesso, per tutto il primo tempo l’Atletico Vescovio sembra tramortito e non riesce ad abbozzare che flebili reazioni, tanto che la prima frazione di gioco si chiude con gli etruschi in vantaggio e tutto lascia presagire l’arrivo dei primi tanto agognati tre punti in trasferta.
Durante l’intervallo Mister Argento deve aver masticato un bel po’ di orecchie, perché i romani si presentano in campo con ben altro piglio e cominciano a macinare azioni su azioni, schiacciando la Corneto nella sua metà campo. Ciò nonostante, Pastorelli ha ancora una clamorosa occasione: da solo, davanti al portiere, si divora un gol fatto (non tutte le ciambelle riescono col buco, commenta qualcuno) e nella medesima azione il Vescovio segna la rete del pareggio con Garzoni Provenzani. Mancano oramai dieci minuti alla fine ed i locali, sospinti da un tifo indiavolato, continuano ad attaccare ma il risultato non cambierà più. Ancora 25 punti alla quota salvezza e ci sono ancora 24 partite per raccoglierli. Bene così.