di Attilio Rosati
Sarebbe bastato un minimo di buon senso per evitare di disputare una gara nella quale il ruolo decisivo è stato giocato dal vento e dell’arbitro. Il pallone non restava fermo né sui calci di punizione né sui calci d’angolo (la Corneto ne ha battuti ben 14!), per cui, a termini di regolamento, l’intera partita è “fuori dalle regole”.
In questi casi vince chi ha i giocatori che pesano di più e con il Montespaccato non c’era partita. Al 10’ minuto su una delle solite azioni di confusione la palla capita sui piedi di Codoni il quale spara un bolide che s’infrange sulla traversa; 14’ minuto: la Corneto batte quattro calci d’angolo consecutivi senza che il pallone trovi una traiettoria prevedibile e quindi sfruttabile; gli etruschi spingono alla disperata e senza soluzione di continuità. Al 16’, su una nuova combinazione del tutto casuale, Rosati si ritrova sul piede un pallone da battere a rete e sul tiro, a portiere superato, Petrillo si immola e salva la sua porta. Al 21’, sull’unica sortita in avanti che gli ospiti riescono a organizzare, un pallone altro viene chiamato da Vittori per una presa abbastanza agevole ma il vento riporta la palla indietro proprio sui piedi di Stirpe che non sbaglia e sigla la rete del vantaggio: 1 a 0.
Rabbia Corneto, tutti in avanti si tenta il tiro da lunga distanza ma un’altra traversa e due parate consecutive del bravissimo Pividori dicono no prima a Bordo e poi a Bisozzi. La porta romana sembra stregata, tuttavia, al 44’, l’ennesimo calcio d’angolo battuto da Spirito si concretizza in un assist per Bisozzi che finalmente, non sbaglia: 1 a 1. Negli ultimi scampoli di gioco, ancora un’occasione per parte: prima Pennazzi pescato in piena area di rigore si divora un gol fatto e poi Rosati, che sbaglia una facile deviazione in rete da pochi passi.
Nella ripresa è subito Corneto, ancora con Bisozzi che spara a rete a botta sicura ma Pividori, il migliore dei suoi, si supera e vola a deviare in angolo il pallone. Al 6’ grossa ingenuità di Spirito che perde un pallone a centro campo e si ferma. Gli avversari ripartono in massa e mandano al tiro ancora Stirpe che non sbaglia 2 a 1. Pochi minuti dopo Spirito avrebbe riparato bene al suo errore segnando una rete che senza motivo alcuno viene però annullata dal Direttore di gara mal consigliato da un assistente frastornato dalle continue folate di vento gelido. Volano proteste e cartellini gialli, la partita si sfarina sotto i colpi del nervosismo e diventa ingiocabile e inguardabile; alla mezz’ora un altro svarione arbitrale: Di Giovanni Daniele, imbeccato da Ballisai in fuorigioco netto, segna la terza rete e di fatto chiude la partita. Inutile la reazione della Corneto che pur rimanendo padrona del campo per gli ultimi quindici minuti di gara, non riesce a rovesciare le sorti di una partita che con un po’ di buon senso non doveva neanche essere disputata.