Si tratta di uno dei problemi più comuni, ma anche più rischiosi, legati all’arrivo della primavera: la processionaria del pino è un parassita delle piante su cui vive, che può essere un serio problema anche per uomini e animali, a causa dei peli urticanti che ne ricoprono il corpo e che possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento; può capitare, quindi, di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.
Per questo la necessità di debellare la presenza di nidi e larve dai giardini e parchi pubblici è un’impellenza, e come in molte zone d’Italia in questi giorni anche a Tarquinia è allarme, nonostante un primo intervento da parte del Comune per arginare il problema. Alcune aree della cittadina, infatti, stamani erano letteralmente invase dalle larve, ed il forte vento che dalla notte soffia sulla città ha ulteriormente accentuato il problema. Tanto che, ad esempio, ad alcuni alunni di una scuola cittadina hanno dovuto farsi prelevare dai genitori perchè entrati in contatto con le larve.
I danni provocati dalla processionaria, come detto, non riguardano solo le piante, ma anche la salute delle persone e degli animali: i peli urticanti, di cui sono provviste le larve a partire dal loro terzo stadio di sviluppo, possono provocare reazioni allergiche, con sintomi a carico della cute, degli occhi o del sistema respiratorio, causando problemi di ordine sanitario. La situazione può essere particolarmente pericolosa per i cani, che annusando il terreno possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.