Riceviamo e pubblichiamo
Quale luogo migliore per celebrare il 1° Maggio se non un’antica ferriera che ha determinato lo sviluppo economico, sociale e culturale di un intero territorio?
Si parla di una struttura collocata lungo il corso del Rio Vicano a Ronciglione, che risale al XVI secolo, per volere della famiglia Farnese e che, allora, rese Ronciglione un punto di riferimento nell’industria del ferro impiegato anche per le attività siderurgiche pontificie; dove esisteva la forza motrice dell’acqua, dunque, lì nasceva l’industria, che produceva ricchezza capace poi di trasformarsi in benessere e anche arte.
Un luogo rappresentativo delle radici economico-culturali valorizzate e vissute nel Museo delle Ferriere ristrutturato e riaperto proprio in occasione del 1° maggio 2024: un importante luogo simbolo per celebrare la giornata internazionale del lavoro.
Il Museo delle Ferriere, insieme all’annesso e preziosissimo Museo della Tipografia e della Stampa, rappresenta un esempio di archeologia industriale che in più parti del nostro Paese caratterizza i paesaggi; sono spesso strutture riqualificate e riportate ad una quotidiana frequentazione, perché il loro valore di memoria storica possa essere vissuto pienamente dai cittadini che di quei luoghi si riconoscono legittimi eredi.
Oltre ai doverosi ringraziamenti all’Amministrazione cittadina, si deve anche alla passione di un ronciglionese come il maestro tipografo Alfredo Mancinelli questa riapertura di luoghi così rappresentativi della storia e della cultura di Ronciglione che potranno essere visitati e proposti come percorsi turistico-didattici, complementari alle già numerose ricchezze naturali e architettoniche della città.
A Ronciglione, dunque, le manifestazioni del 1° maggio inizieranno, alle ore 10:00, con un corteo che, dalla Piazza del Comune, raggiungerà il Museo delle Ferriere accompagnato dalla banda cittadina “A. Cantiani”, diretta del maestro Fernando De Santis; seguirà la benedizione del Parroco, Mons. Silvio Iacomi e il saluto del Sindaco, dott. Mario Mengoni.
Non potrà mancare l’accensione di una forgia per la realizzazione esemplificativa di un utensile e la presenza di alcuni artisti: Noemi Monaldi con la sua performance “Fumo, fuoco, acqua”; il pittore Stefano Cianti e il sassofonista Bernardo Lafonte che proporranno lo spettacolo live “Suoni e colori dell’anima”, tutti così simultaneamente impegnati in una realizzazione artistica a ricordare i rumori o le atmosfere di una ferriera che però attraverso la loro arte diviene suono, colore e movimento armonico, di profonda emozione per lo spettatore. Per il rinnovato Museo delle Ferriere è stato da poco approntato un sito (www.ferriere.eu) in via di ampliamento.