La vendetta stava quasi per esser servita: ad una manciata di secondi dalla fine del primo dei quarti di finale del Memorial Fabrizio Tienforti 2011, Pippaccio&Pietruccio stava per giocare un brutto scherzo ai campioni in carica di MB Giardini, riscattando la sconfitta in finale dello scorso anno.
Il 3 a 2, sin lì disegnato dalle reti di Bonfranceschi e del solito Ara, svanisce però a pochi attimi dal fischio finale, con uno sfortunato autogol che chiude due tempi regolamentari belli, tirati, degni di due squadre che hanno fatto letteralmente la storia delle ultime edizioni di questo torneo.
Ai supplementari la spuntano i ragazzi rosa verdi di Marina, con Marco Ferri che all’inizio del secondo minitempo sblocca una situazione sin lì in bilico, poi consolidata da Sergio Guiducci e Tiziano Faluschi sino al 6 a 3 finale. Per Pippaccio sono solo applausi: in un torneo reso difficile dagli infortuni e le assenze – prima tra tutte quella di Fabio Moscetti, tornato col gesso a bazzicare La Lanterna! – cuore, orgoglio e volontà stavano per regalare una vittoria che non sarebbe stata immeritata, così come non lo è la qualificazione di MB Giardini, che della forza di gruppo fa, anche quest’anno, la sua virtù più grande.
Unico neo in una partita splendida, le troppe, troppe proteste contro l’arbitro: vada la voglia di vincere, la delusione per un risultato sfuggito per un soffio, ma tutto – proteste comprese – dovrebbero finire col fischio finale.
Sul tema proteste, nervosismi ed eccessi, però, il secondo quarto di finale è qualcosa di pessimo, e si conclude in un silenzio quasi irreale da parte di un pubblico via via più ridotto, rotto in pratica solo da grida ed insulti all’arbitro. Il tutto in una partita finita 11 a 2, con tre espulsi (due dirigenti ed un giocatore) ed un bilancio che avrebbe potuto essere davvero peggiore.
Il Toto’s sbaglia gol a raffica nei primi dieci minuti, con Termoidraulica Manetta ben messo in campo ed attento che sfrutta in contropiede le occasioni concessi dai gialloblu. La svolta, sull’ 1 a 1, arriva a 6 o 7 minuti dalla fine del primo tempo: un uomo di Manetta sbaglia un gol clamoroso da solo davanti ad Ercolani, subito dopo l’arbitro – probabilmente sbagliando – fischia un rigore che Cascianelli trasforma.
La partita, di fatto, finisce lì, perché l’esperienza che aveva sin lì ben guidato gli uomini in maglia azzurra lascia spazio al nervosismo che, assieme al fisiologico calo fisico nel secondo tempo, consente ai gialloblu di dilagare. Quattro gol ciascuno per i due bomber del Toto’s, Seripa e Rosati; per Manetta, in rete Cecchelin e Camera.
Speriamo da qui a fine torneo il clima migliori.