Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì 30 aprile l’amico Pietro Serafini si è dimesso dalla carica di segretario del P.R.I. di Tarquinia, in quanto ha ritenuto, responsabilmente, non opportuno ricoprire il duplice incarico di responsabile politico ed amministrativo del partito, in quanto capolista dello schieramento del Terzo Polo.
La significativa correttezza del suo gesto si inquadra nella rigorosa tradizione etica del repubblicanesimo che mira a separare i diversi ruoli dell’azione politica, facendo sì che i ruoli di controllori e controllati siano sempre separati.
A lui, va il sentito ringraziamento dei repubblicani (che sono tanti) della nostra città e della segreteria provinciale, per l’ottimo lavoro svolto durante il suo mandato, che ha dovuto affrontare tanti complessi e delicati momenti politico-amministrativi come l’uscita del P.R.I. dalla giunta e dalla maggioranza, i difficili rapporti con il sindaco Mazzola, i tanti problemi non risolti dall’attuale amministrazione, l’arroganza e la presunzione di personaggi e forze politiche, che, solo in ragione della loro forza elettorale, pretendono di fare quello che vogliono, calpestando la dignità dei loro alleati minori, il clima ,ormai di generalizzata sfiducia dei cittadini verso partiti e istituzioni.
Ricordiamo, inoltre, che l’azione politica di Pietro Serafini ha sempre puntato alla gelosa custodia dei valori del Partito Repubblicano unico, tra tutti i partiti, a non aver cambiato nome e simbolo perché, a differenza di tanti che conosciamo bene, non ha nulla da farsi perdonare del proprio passato.
All’amico Pietro succederà, alla carica di segretario della sezione G. Oberdan di Tarquinia Giovanbattista Agate, figura estremamente stimata e rispettata da tutti gli ambienti politici tarquinesi.