(s.t.) Presentato nella mattinata di martedì 23 settembre, presso la sala consigliare del Comune di Tarquinia, il Rapporto Annuale 2013 sulla qualità dell’aria prodotto dall’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio Ambientale, illustrato dal presidente del Consorzio per la gestione dell’Osservatorio, Giovanni Marsili.
Esaurita un’iniziale introduzione sulle modalità di diffusione dei dati – mediante una pubblicazione più snella, con la sintesi dei dati raccolti e le conclusioni ed interpretazioni degli stessi, e la predisposizione di un sito internet rinnovato, all’indirizzo < www.ambientale.org > – Marsili ha presentato una serie di dati sulle concentrazioni di inquinanti, relazionati agli standard previsti dalla normativa europea ed a quelli, più stringenti, che secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità rappresentano le soglie di rischio.
In tal senso, dai dati si evince come – sulla base dei criteri normativi – la qualità dell’aria nei comuni di Allumiere, Civitavecchia, Monte Romano, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa rispetti i limiti stabiliti, ad eccezione dell’ozono che, nelle postazioni di Allumiere e Sant’Agostino, fa registrare concentrazioni superiori ai limiti di legge. In riferimento, invece, agli standard dell’OMS, si rilevano criticità relative – oltre naturalmente all’ozono – anche al materiale particellare (PM10 e PM2,5) in quasi tutti i siti di rilevamento.
Secondo le conclusioni del rapporto, ad ogni modo, “la qualità dell’aria nel territorio del Consorzio non evidenza condizioni allarmanti ma mostra problemi analoghi alla maggioranza delle aree urbane o rurali italiane ed europee”. Il che, a ben vedere, andrebbe confrontato con i dati sulla maggiore mortalità per tumore nelle zone oggetto dello studio, ma già in premessa l’Osservatorio specifica come sia mancante, nel documento, l’aspetto di confronto con lo stato di salute della popolazione, riproponendosi di includerlo nella relazione 2014.
Davvero ridotta la presenza in sala, composta per lo più da addetti ai lavori. Ridottissima la percentuale di cittadini tarquiniesi: da segnalare la presenza del consigliere comunale del M5S Marco Dinelli. Era presente all’incontro anche il professor Giuseppe Nascetti, dell’Università della Tuscia, che ha sottolineato proprio questo aspetto: “Non mi sembra si sia riusciti a cogliere l’obiettivo: in sala, i cittadini di Tarquinia si contano sulle dita di una mano, ci sono praticamente solo addetti ai lavori. Come mai così poca attenzione? Io stesso l’ho saputo casualmente e solo ieri di questo appuntamento: forse l’informazione verso i cittadini è stata sbagliata, in fondo si dovrebbe lavorare per coinvolgerli, farli partecipare e obiettare”. Ma si tratta, rispondono dall’Osservatorio, di una semplice conferenza stampa. “Non è con un convegno che si raggiugnono i cittadini – ha spiegato il responsabile del Consorzio – ma sono d’accordo con il professor Nascetti: la popolazione va informata. È per questo che è stato prodotto un documento snello, che sarà diffuso in modo da raggiungere ed essere letto e compreso sulla carta”.
Ma la polemica non finisce qui: “Da partecipante allo studio – prosegue Nascetti – leggendo la relazione sintetica, mi auguro di poter trovare diffusa anche la versione integrale, che contempli anche gli aspetti posti in luce dell’Università; primi tra tutti quelli relativi all’andamento del DNA cometa o all’apparizione di mercurio e piombo, cui si fa solo un appena accennato riferimento nel documento sintetico. Noi abbiamo delle responsabilità verso i cittadini, dobbiamo loro delle risposte: tali fenomeni, ad esempio, dipendono dalla centrale di TVN? Possono essere legati alla qualità del carbone?”.
“Ci stiamo muovendo con passi adeguati alle nostre gambe – replicano dall’Osservatorio – Lo scorso anno non c’era alcuna collaborazione con istituti di ricerca, già da quest’anno ne avvieremo una con l’Istituto superiore di Sanità. Lo scorso anno non partecipavamo a convegni, quest’anno presenteremo il nostro lavoro a Rimini. Sono d’accordo che si deve crescere, e stiamo lavorando per farlo, ma per quanto riguarda alcune analisi a cui il prof. Nascetti fa riferimento, come già chiarito abbiamo delle perplessità tecniche sulle stesse. Quando queste perplessità saranno chiarite, le informazioni saranno subito, naturalmente, diffuse”.