È Maurizio De Giovanni, con il suo Il giorno dei morti, il trionfatore della prima edizione del Premio Hadrianus, promosso dall’Università Agraria di Tarquinia e riservato alle opere di letteratura gialla e noir di recente pubblicazione.
L’autore napoletano, infatti, nel corso della cerimonia finale di sabato 24 settembre – svoltasi nella solenne cornice della Sala Consigliare del Comune di Tarquinia – s’è visto consegnare sia il primo premio della Giuria tecnica che quello della valutazione popolare, ottenendo un generale consenso e stregando pubblico e lettori tarquinesi. Una soddisfazione, la sua, condivisa con la casa editrice Fandango Libri, brava nell’investire sul talento del creatore del Commissario Ricciardi, protagonista del ciclo di romanzi ambientati a Napoli.
Un plebiscito, per De Giovanni, che l’ha spuntata su un altro grande protagonista del Premio, Amara Lakhous, che ha meritato il secondo posto nonché la segnalazione per il romanzo più adatto alla trasposizione cinematografica con Divorzio all’islamica a Viale Marconi, edito da e/o. Terzo classificato Marco Malvaldi, con Odore di chiuso, edito da Sellerio.
La scelta dei vincitori è stato compito difficile ma piacevolissimo di una giuria di tutto prestigio: dalla presidente Daniela Carmosino ai nomi illustri di Enzo Golino, Giorgio Gosetti e Gaetano Savatteri, sino al direttore artistico Luigi De Pascalis.
Naturalmente, essendo il Premio Hadrianus il momento clou della kermesse enoletteraria Book&Wine – che con i suoi eventi ha accompagnato Tarquinia nel corso degli ultimi dodici mesi – non poteva mancare un momento dedicato ai vini, con tre segnalazioni speciali riservate alle cantine che esaltano la tradizione enologica e culturale della Città: la Tenuta Sant’Isidoro, l’Azienda Agricola Cerenini, e l’Azienda Giorgini – Terre Santa Maria. A coadiuvare l’Università Agraria nella selezione delle Aziende meritevoli, la consueta, competente collaborazione della FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, rappresentata nel corso della serata da Goffredo Scipioni.
Soddisfazione da parte del Presidente dell’Università Agraria, Alessandro Antonelli, sia per la qualità ed il prestigio che la manifestazione ha raggiunto sin da questa prima, sperimentale edizione, sia per il supporto – costantemente crescente – mostrato dal pubblico. “Un parterre prestigiosissimo: tra membri della Giuria e autori premiati, Tarquinia e l’Università Agraria hanno ospitato sabato un pezzo importante della cultura nazionale – il commento del Presidente – È piacevole pensare che sin dall’edizione zero Book&Wine e Hadrianus siano riusciti ad ottenere tanto in così poco tempo: un plauso, a tal proposito, va allo staff ed al direttore artistico Luigi De Pascalis, capaci di instaurare anche rapporti di fiducia, collaborazione ed amicizia con i personaggi via via coinvolti”.
Organizzato e promosso dall’Università Agraria di Tarquinia, il Premio Hadrianus ha goduto, come detto, della collaborazione della FISAR, nonché del contributo prezioso di ISAM, SG Group, Controcorrente, Libreria DEA Cultura e Capolinea Caffè, oltre che del supporto tecnico di Etrusca Viaggi e de La Ripa Associazione Culturale. Quest’ultima, in particolare, s’è impegnata nella realizzazione di un trofeo che si caratterizzasse per originalità e che portasse in sé gli elementi naturali ed artistici di Tarquinia: una stele di vetro, retta da un supporto di legno proveniente dalla spiaggia cittadina, regge un medaglione in bucchero che riporta in rilievo il nome del premio. Un biglietto da visita elegante ed apprezzato sulle scrivanie di tre tra i più promettenti autori della narrativa italiana.