(f.e.) “Un uomo che cercò sempre la novità e il sogno. La fotografia fu la sua vita. Il cinema la sua passione”. Così Riccardo Cecchelin, giornalista e scrittore locale, già direttore per diversi anni del Corriere di Viterbo, ricorda Emilio Valerioti, il fotografo per antonomasia di Tarquinia che con i suoi scatti ha immortalato l’inesorabile scorrere del tempo della città etrusca. Anche quest’anno la sua famiglia ha voluto ricordarlo attraverso un concorso fotografico che, così come già avvenuto nelle passate edizioni, ha avuto un enorme successo di pubblico e di partecipanti.
I locali della sala Lawrence gremiti di visitatori per una settimana per la mostra con le opere in concorso e per la premiazione dei vincitori decretati da una giuria tecnica. Il concorso si è articolato in tre sezioni e la giuria tecnica – composta dallo stilista della cantante Grazia Di Michele, Roberto Primi di Rado, dal coreografo Tonino Natali, dalla fotografa professionista Francesca Mauri, dalla pittrice Barbara Mellace, dal Presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli e dal giornalista Fabrizio Ercolani – ha premiato un vincitore per sezione ed un primo assoluto.
Per la categoria “Dice il proverbio…” a vincere è stato Raffaele Ballirano di Civitavecchia, per la categoria “Attimi di gloria.. Lo sport visto dai tifosi” a vincere è Angelo Bonarelli di Civitavecchia ed infine nella sezione “Sei di Tarquinia se…” Antonietta Salvi. Primo assoluto il tarquiniese Luca Castignani mentre il premio della giuria popolare è andato ex aequo a Erika Martelli e Claudio Coluccio.
Grande soddisfazione da parte dell’organizzatrice Antonietta Valerioti che svela anche una possibile novità per la quinta edizione. “L’affetto dei tarquiniesi e non solo verso questo concorso mi riempie di gioia e testimonia come il ricordo di mio padre sia ancora vivo nelle menti di tante persone – afferma – Mi preme ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’inaugurazione, le autorità che ci hanno onorato della loro presenza e tutti i cittadini che hanno dimostrato un affetto incredibile”.