Riceviamo e pubblichiamo
Un successo oltre ogni aspettativa alla presentazione del libro di Fabio Isman “I predatori dell’arte perduta – Il saccheggio dell’archeologia in Italia”, avvenuta sabato pomeriggio presso la corte del museo archeologico nazionale di Vulci. Ad aprire l’evento l’ensemble Classica Trio, che ha trattenuto il pubblico con le note del genere musicale della cultura occidentale del Novecento.
L’autore e giornalista Fabio Isman ha poi raccontato ai presenti di una Italia che, dal 1970, è stata una industria del mercato illegale dei saccheggi archeologici. Una guerra fantasma tra lo Stato italiano e i predatori dell’arte; storie di recuperi, di processi giudiziari, di persone implicate, tra tombaroli, intermediari e grandi mercanti. Un milione di oggetti trafugati e ricettati; migliaia di siti archeologici della Penisola sistematicamente violati e devastati, oltre a dozzine di grandi musei americani ed europei coinvolti. Un’indagine grazie alla quale i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Roma hanno recuperato oltre 25mila opere, per un valore di milioni di dollari. Il libro di Fabio Isman descrive tutto questo in 256 pagine, un viaggio nel mercato clandestino il cui traffico ha raggiunto quello della droga.
All’evento erano presenti, oltre al sindaco Sergio Caci, l’assessore alla cultura, Eleonora Sacconi, il vice sindaco di Canino, Giuseppe Cesetti, il direttore del museo archeologico di Vulci, Patrizia Petitti, l’europarlamentare Elly Plooij-van Gorsel, il senatore Ugo Sposetti e il comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Roma.
«Iniziative di questo genere – ha affermato il sindaco Sergio Caci – sono utili anche per promuovere il parco archeologico di Vulci, dove negli ultimi tempi è stato registrato un ingente aumento di presenze. La mostra, “I predatori dell’arte perduta”, inaugurata nell’agosto scorso, ha avuto infatti oltre 3.900 visitatori solo nel primo mese, dei quali 394 sono andati anche a visitare la tomba François».
«È stato un evento che ha preso l’attenzione di tutti – ha aggiunto l’assessore Eleonora Sacconi -, soprattutto perché si è parlato di temi interessanti, quali la salvaguardia del patrimonio culturale e artistico. Ringrazio la Soprintendenza ai beni archeologici dell’Etruria meridionale, per la grande attenzione verso il nostro territorio». L’iniziativa si è conclusa con l’aperitivo a km 0 con i prodotti tipici del territorio.