Riceviamo e pubblichiamo
Prendiamo atto che continuiamo ad avere ragione, suffragati dal valzer di delatori lontani dai diretti interessati, Stella-Bonelli, che continuano a tacere in un imbarazzante silenzio, facendosi difendere d’ufficio.
L’avvocato in questione, il vicepresidente Pierangelo Conti, politico da corsa, anzi da non corsa, visto che è stato nominato “vicepresidente dell’Ente” senza partecipare alle passate elezioni, ma semplicemente per accordi meramente politici, oggi si erge a paladino della giusta causa e del perbenismo a tutti i costi, non ricordando o meglio facendo finta di non ricordare.
Rimaniamo basiti, come sia possibile andare sui giornali, per difendere l’altrui causa, attaccando la Regione Lazio, di cui l’UDC, partito politico di appartenenza del vicepresidente Conti, “se ancora tale”, non ricordando che lo stesso sostiene la giunta Polverini.
Ci viene poi a parlare di coerenza politica?.
Sempre su tale argomento, a più ampio raggio, guardando all’intero arco costituzionale politico locale, stendiamo un velo pietoso, sull’opportunismo dilagante, di saltare sul carro dei vincitori, pur di ricoprire una poltrona.
Noi vogliamo andare “oltre” la sterile polemica montata ad arte per distrarre l’opinione pubblica dalle varie incompiute e non, lasciate dagli assessori Stella e Bonelli.
Ricordiamo: il regolamento delle terre e degli orti; l’aumento improvviso, con l’onere di refusione dell’I.C.I. sulla corrisposta dei “quotisti”; la vendita di parte del patrimonio collettivo, come sono i terreni, per una cifra di 605.000 euro; situazione degli orti, dove l’assessore Bonelli, il 3 luglio 2010, dichiarava guerra all’abusivismo, strano che, dopo ben cinque lunghi anni di amministrazione dell’Ente, la situazione è peggiorata?; al centro aziendale di fattivo c’è l’abbigliamento del personale e la “mascotte”, il resto è una serie di incompiute, per le quali si conferma la nostra perplessità, di tanto lasciare, da parte dell’assessore Stella, che vedeva nel centro aziendale la sua sfida.
Chiudiamo, dicendo che tanto silenzio, e tante parcelle, metaforicamente, spese inutilmente, per “avvocati politici”, non rendono onore ne ai diretti interessati, Stella-Bonelli, ne tantomeno ai tanti delatori che fino ad ora si sono susseguiti, per difendere l’indifendibile.
Manuel Catini
Alessio Gambetti
Consiglieri PDL all’Università Agraria di Tarquinia