A distanza di oltre un mese dall’abbattimento dei pini di via Mediterraneo, a Tarquinia Lido, non si finisce nella città tirrenica di discutere sulla scelta forse più divisiva di questi cinque anni di amministrazione Giulivi: per tornare sulle possibili soluzioni alternative e fare il punto sulle azioni giudiziarie intraprese le associazioni che stanno portando avanti la battaglia – Semi di Pace, Assolidi, Demos23, La Lestra e la STAS – hanno organizzato questa mattina un incontro presso la Cittadella alla presenza di alcuni cittadini e dei rappresentanti delle citate associazioni.
L’incontro, introdotto da Antonio Paone – che in apertura ha definito la vicenda una “battaglia di civiltà e comunità” – ha visto in apertura l’intervento del professor Giuseppe Nascetti, per anni docente di Ecologia all’UniTus e personaggio noto a Tarquinia soprattutto per l’impegno per la difesa e il recupero delle Saline e per la difesa dei fondali del litorale dell’Alto Lazio.
Senza entrare troppo nel merito dell’abbattimento dei pini – “episodio puntiforme, ma emblematico: parliamo di piantare migliaia di nuovi alberi e invece ne abbattiamo?” – quella di Nascetti è stata una digressione sui valori storici e ambientali della Maremma laziale, mirata a promuovere un futuro sostenibile. “Pensiamo globalmente per agire localmente – ha concluso – cercando di produrre una svolta positiva, di invertire questo trend per cui l’ambiente non viene considerato, per cui si abbattono alberi perché è più importante non avere le radici dei pini”.
Dopo di lui, è intervenuto Marco Belli, della cooperativa “Oltre le radici”, che è tornato sui temi già trattati nel precedente incontro sulla vicenda, approfondendo gli aspetti relativi alle tecnche di salvataggio delle alberature stradali con esempi illustrati da fotografie. “Era risolvibile in modo diverso? – le sue parole – Sì, e non ai costi di cui ho sentito parlare. Nella pratica, da oltre venti anni si portano avanti interventi che risolvono il problema delle radici salvando gli alberi su strade e piazze: spesso manca la cultura di avere un cantiere ragionato con gli esperti e c’è la fretta di intervenire, ma ci sarebbero strade diverse. La provincia di Rieti, su questo, è all’avanguardia. E per quanto riguarda le nuove piantumazioni, quelle già avvenute e quelle in progetto, ricordiamoci una cosa: se non siamo in grado di gestire le piante, non le abbattiamo, perché poi rischiamo di non averne più!”.
In chiusura, l’avvocato Elisa Galeani ha fatto il punto sulla situazione delle azioni giudiziarie intraprese, che a nome delle associazioni sta seguendo assieme al collega Alessio Fabi, facendo una cronistoria delle ultime settimane: nei prossimi giorni un approfondimento dettagliato su quanto ha riferito. Infine, gli interventi del pubblico tra opinioni e domande. Erano presenti anche alcuni candidati sindaci annunciati in lizza per le prossime amministrative, Francesco Sposetti e Martina Tosoni, oltre a Renato Bacciardi che, su una potenziale candidatura di cui si parla negli ambienti politici tarquiniesi non ha ancora sciolto la riserva.