Riceviamo e pubblichiamo
San Giorgio non può essere abbandonata. Pronti a difendere la Pineta con azioni legali. Lo stato di degrado ha colpe precise e vanno perseguite. I rischi ambientali sono ormai insostenibili.
È dal 2008 che chiediamo conto dello stato dei luoghi all’Agenzia del Demanio, proprietaria e responsabile della fascia di pineta al confine con la spiaggia. Abbiamo fatto incontri, proposto permute, fatto sopraluoghi congiunti, ottenuto impegni verbali e mai nessuna risposta scritta.
Ora basta è tempo che ciascuno si prenda le sue responsabilità. A rischio la limitrofa pineta di proprietà dell’Università Agraria e un sito di pregio ambientale al confine con l’Oasi delle Saline. Nonostante le lettere scritte ogni anno i problemi aumentano, lo stato di abbandono favorisce comportamenti ai limiti della legalità e dell’abusivismo.
Nei giorni di metà agosto la situazione è diventata insostenibile. Abbiamo raccolto in loco testimonianze agghiaccianti, che inducono a preoccupazione. Non basta pulire la pineta, senza controlli efficaci il problema si ripropone tale e quale. Camper e tende si accampano abusivi occupando la pineta generando un’emergenza sanitaria e problemi di ordine pubblico. Spazzatura ovunque, aree divenute bagni a cielo aperto. Urge che le autorità competenti alla vigilanza prendano posizione. Quella porzione di territorio non può diventare il far west.
Stiamo lavorando azioni legali partendo da un esposto alla Procura della Repubblica per danno ambientale, oltre al pericolo derivante dalla presenza di eternit nel fabbricato ex corpo forestale dello stato oggi all’Agenzia del Demanio peraltro il medesimo risulta pericolante e pone a rischio l’incolumità delle persone. Quando si parla di Enti inutili è bene ricordare simili carrozzoni che lungi dal gestire fanno cadere a pezzi il patrimonio dello stato.
Attilio Maria Boni
Assessore Università Agraria