Il calcio – ed in generale lo sport – giovanile è pieno di belle storie, fatte di amicizie, esperienze, idee. Una di queste ce la raccontano, in questi giorni, dalla Corneto Tarquinia: a parlare sono una ventina di esordienti della società rossoblu, reduci da una bella esperienza in Sardegna.
La vicenda, in realtà, nasce cinque anni fa, quando la Corneto ospita a Tarquinia i giovani calciatori della Fenice Milano, che l’anno successivo ricambia l’ospitalità: ne nasce un gemellaggio ambizioso, con l’intento di aggiungere, ogni anno, una nuova società.
“L’idea – spiega Vincenzo Costa, il mister rossoblu che negli anni ha seguito e curato il gemellaggio – era ed è quella di offrire nuove possibilità di conoscenza ai ragazzi, che si trovano a confrontarsi ed a conoscere persone, luoghi, usanze e ambienti sempre differenti. Il tutto, facendo amicizia con pari età di varie parti d’Italia”.
E così, la terza edizione si è svolta a Norimberga, ospiti della società Schweig, quindi di nuovo a Tarquinia e, quest’anno, a Posada, provincia di Nuoro, in casa della società SaDoSan Nuoro che già dall’anno scorso era entrata a far parte dell’ormai nutrito gruppo di società gemellate.
Al torneo di calcio – quest’anno intitolato “L’isola degli amici” – han preso parte la Corneto, con due differenti squadre, il Posada, il Budoni, il SaDoSan e la Fenice: il risultato premia i rossoblu tarquiniesi, che vincono in finale contro la Fenice Milano.
Una bella esperienza ed una bella soddisfazione per i rossoblu allenati da Vincenzo Costa, tutti ragazzi del 2000 – ad eccezione di Alessio Raffaelli, classe 2001, già da un paio d’anno “aggregato” ai più grandicelli – che tornano felicissimi dalla Sardegna.
I partecipanti alla spedizione sono Marco Amerighi, Giovanni Ardu, Mattia Battellocchi, Nicolò Bordonaro, Damiano Cosimi, Andrea Donninelli, Matteo Forieri, Gianmarco Leggiero, Luca Martelli, Mario Olivieri, Leonardo Pancotto, Niccolò Sabbatini, Francesco Salzone, Leonardo Sileoni, Davide Tiziani, Simone Tosoni, Alessio Velardo, Simone Zuccan e, come detto, Alessio Raffaelli. Con la squadra, peraltro, si allena anche una ragazza, Emanuela Capulli, che non ha però preso parte al gemellaggio nuorese.
“I ringraziamenti da fare sono tanti – spiega Costa – a partire da Daniele Danilo, presidente “di origine tarquiniese” della Fenice Milano, passando per la Corneto che ci ha dato il proprio sostegno, sino ad arrivare, naturalmente, ai genitori, che si sono “autotassati” per far partecipare i ragazzi a questa splendida esperienza”.