Riceviamo e pubblichiamo
Continua l’operazione volta alla realizzazione del piano di lottizzazione dell’Università Agraria di Tarquinia in località San Giorgio. Un piano a basso profilo speculativo e dall’elevata attenzione ecologica, con elementi qualificanti come il recupero delle acque piovane, l’autosufficienza energetica basata su fonti rinnovabili, aree verdi superiori al 30%, oltre l’ abbattimento totale delle barriere architettoniche. Un modo diverso di costruire che vuole raccordare gli edifici con il sistema ambiente in cui sorgono.
In tal senso va letta la scelta di affidare la verifica di assoggettabilità alla V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), atto propedeutico all’approvazione del piano, al Professor Claudio Carere del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche – Centro Ittiogenco Sperimentale Marino dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.
Obbiettivo verificare in via preliminare l’impatto del piano di lottizzazione sull’avifauna che ha colonizzato le zone prossime al sito.
“È evidente che l’Università Agraria non costruirà case. – spiega il Presidente Alessandro Antonelli – Il Piano Regolatore prevede sui terreni gestiti dall’Ente questa opportunità nel comparto di San Giorgio. Nessuna logica speculativa, ma un piano di lottizzazione diverso, in cui il vero parametro delle scelte sia il sistema ambiente. Vincoli per chi si aggiudicherà il terreno e il piano approvato, previa evidenza pubblica, che diano il senso di un modo diverso di costruire. Nonostante questi parametri ecosostenibili si parla di un valore economico notevole misurato in milioni di Euro. La scelta dell’Università della Tuscia per la verifica di assoggettabilità alla V.A.S., rientra nell’ottica della massima trasparenza. Fondamentale il rispetto dell’avifauna presente e ogni prescrizione in tal senso deriverà da un professore di chiara fama e da un ateneo di prestigio. Nessuna scorciatoia, le finalità di salvaguardia e tutela vanno oltre le logiche economiche”.