Riceviamo e pubblichiamo
Tutto è iniziato con un tam tam virtuale che, in poche ore, ha unito tanti cittadini preoccupati della situazione in cui si trova l’Ospedale di Tarquinia: martedì scorso, 14 marzo, ha vissuto il proprio battesimo “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia”, un gruppo di impegno civico, del tutto apolitico, pronto a mettere in campo idee e determinazione per sventare gli evidenti rischi di ridimensionamento, cui pare andare incontro il nosocomio della città tirrenica.
Dopo giorni di confronto solo virtuale un nutrito gruppo di cittadini si è riunito per scegliere una strategia di opposizione e resistenza di fronte a scelte ritenute dannose nei confronti non solo della struttura ospedaliera, ma anche della cittadinanza e del territorio in generale. I partecipanti, tutti accomunati da un sentimento di profonda indignazione per la politica adottata negli anni verso l’Ospedale, dopo aver scelto un nome e un logo per il gruppo hanno voluto ribadire la completa estraneità a logiche partitiche, convinti che sia necessario far sentire una voce forte, comune e unitaria e, a tale scopo, hanno programmato una serie di iniziative per le prossime settimane al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
Come prima forma di protesta si è scelto di organizzare una manifestazione pubblica, i cui dettagli sono ancora da definire, allo scopo di richiedere un incontro con il Direttore generale della ASL per parlare dei progetti futuri per l’ospedale di Tarquinia. Contestualmente sarà lanciata una petizione – sia cartacea che digitale – per difendere la struttura ospedaliera. Per permettere la più ampia diffusione dell’iniziativa e la più estesa partecipazione della cittadinanza saranno organizzati volantinaggi informativi, incontri con le associazioni del territorio e con gli studenti.