Riceviamo e pubblichiamo
A pochi giorni dallo svolgimento dell’ultimo Consiglio d’Amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia tenutosi lunedì 16 gennaio 2012, il gruppo consiliare del Pdl pone alcune riflessioni sulla verifica di maggioranza chiesta dall’opposizione e in seguito sposata dal Presidente Alessandro Antonelli.
“Il litigio Mazzola –Serafini che si è palesato con la revoca della nomina a vicesindaco di Olivo Serafini si è esteso inevitabilmente all’Università Agraria determinando una situazione di crisi nei rapporti tra le forze che ne componevano la maggioranza”. Questa l’analisi dei componenti del gruppo consiliare del Pdl all’Università Agraria, che aggiungono: “Soltanto qualche giorno prima della rottura con il Pri, il consigliere Guarisco usciva dal gruppo consiliare “Idea e Sviluppo” e costituiva gruppo a sé. Questo fatto unito all’abbandono definitivo di repubblicani e socialisti dalla maggioranza in qualche modo riconduce ad un odioso collegamento che tuttavia va fatto, e cioè la strana coincidenza che porta il consigliere Maurizio Tufarini, il giorno dopo il verificarsi di questi fatti, ad uscire dal gruppo consiliare del Pdl e passare agli scranni della maggioranza costituendo il nuovo gruppo individuale “Civita Nova”.
Il fatto risulta ancora più strano se si tiene presente che, solo poche settimane prima, il consigliere Tufarini aveva aderito al Pdl attraverso il tesseramento. La sua scelta repentina ha inevitabilmente sollevato una serie di interrogativi ed un vociferare di popolo che riferisce che il consigliere di Civita Nova possa aver maturato tale scelta sollecitato dall’ impellente bisogno di lavorare. Queste voci non sono certo gradite alla presidenza, tuttavia non cessano”.
Il Pdl continua la sua analisi manifestando preoccupazione per il trasformismo della maggioranza, che indica come volto alla garanzia di interessi particolari.
“Il 30 dicembre scorso il Presidente Antonelli affermava che il requisito per proseguire il mandato era stare in piedi senza minoranza. Il Consiglio del 16 gennaio invece ha dimostrato che l’amministrazione Antonelli proseguirà solo per il sostegno dell’ex consigliere di minoranza Maurizio Tufarini, figura tanto criticata ed attaccata in campagna elettorale dai suoi ATTUALI compagni di partito, ma che ora risulta indispensabile perché di fatto è l’11esimo consigliere utile per “sopravvivere”.
“La crisi trasferitasi dal Comune all’ ente di Via Garibaldi, sembra logorare i rapporti tra le forze politiche dell’ U.A. quando anche l’assessore Agate (Pri) si dimette dall’ incarico e contemporaneamente lascia il Pri, nello stesso giorno Pierluigi Serafini abbandona la maggioranza e si dimette da Capogruppo della lista civica “Idea e Sviluppo”, proprio nel bel mezzo della perfetta letizia natalizia Il consigliere Leoncelli esterna alcune note di disaccordo con il Pd esce anche lui dal gruppo Pd e costituisce gruppo a sé, ma Il presidente aveva pronto il salvagente Tufarini, che confluisce in un nuovo gruppo “Polo civico Sinistra-Civita Nova di cui Luigi Caria è capogruppo.
Uno sfaldamento figlio di direttive politiche provenienti dal “Palazzo”, ed al cui sfaldarsi si è rimediato mediante una vergognosa campagna acquisti di consiglieri dall’opposizione, ed in merito preoccupanti sono le dichiarazioni pubbliche del consigliere Guarisco riguardanti appunto il Sindaco Mazzola e il consigliere Tufarini.
Quindi quello che dicemmo tempo fa, di un’amministrazione Antonelli formatasi sulla base di mere spartizioni politiche tra partiti in un gioco di poltrone, si è avverato ed oggi questi sono i risultati: una maggioranza totalmente diversa da quella presentatasi agli elettori.
La verifica non andava fatta chiedendo l’assenso sul vecchio programma elettorale bensì andava verificato su basi future con quei consiglieri con cui i rapporti sono stati compromessi .
Ci chiediamo fino a quando questa apparente fiducia accompagnerà l’amministrazione Antonelli soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni comunali”.
Il gruppo del popolo della libertà nel consiglio dell’Università Agraria di Tarquinia