Riceviamo dal PD di Tarquinia e pubblichiamo
Apprendiamo con rammarico dal sito del MIUR che Tarquinia non figura nella graduatoria dei comuni beneficiari dei fondi erogati dal Governo – 330 mln di euro – per la cosiddetta edilizia “leggera” scolastica messi a disposizione a fronte delle misure di adeguamento post emergenza Covid.
Considerata la precaria situazione in cui versano gli edifici scolastici del nostro paese, con lavori importanti quali quelli di consolidamento del piano superiore del padiglione Nardi della scuola elementare abbandonati già dallo scorso anno, con la sede centrale della scuola media Sacconi che necessita di ulteriori lavori di ammodernamento e messa in sicurezza antisismica, troviamo sconcertante che il Comune non abbia presentato richiesta per accedere a tali fondi. Questi avrebbero permesso una più agevole e veloce realizzazione degli interventi di manutenzione, adeguamento e rinnovo delle nostre scuole.
A metà luglio i genitori ancora non hanno contezza delle modalità con le quali i propri figli affronteranno la ripresa della didattica in un momento delicato come questo. Quello che sappiamo, con certezza, dalle linee guida del Ministero e da una buona dose di discernimento personale, è che, con la situazione attuale, non sussistono le premesse, a Tarquinia, per un rientro a scuola in sicurezza per bambini, ragazzi, corpo insegnante e collaboratori scolastici.
Chiediamo dunque, all’amministrazione comunale, di “farsi viva” su una questione tanto importante che, a breve, riguarderà migliaia di cittadini che non sono più disposti a farsi cadere ogni decisione dall’alto.