Riceviamo e pubblichiamo
“Cara Polverini, ormai la tua propaganda non convince più nessuno. La passerella non ha prodotto nessuna novità e se possibile ha messo ancora di più in risalto due modi diversi di amministrare: quello della concretezza e dei risultati dell’amministrazione Mazzola contrapposta a quello inconcludente e dannoso della giunta Polverini”. E quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, in merito alla visita del presidente a Tarquinia.
“Come al solito – dice Parroncini – la governatrice si è contraddistinta per il suo stile tutto proclami e annunci, inciampando nella retorica di argomentazioni che hanno pochissima aderenza con la verità. La parola la vogliamo dare ai fatti e i fatti non possono che consegnare il lavoro della Polverini di questi due ultimi anni al più assoluto mutismo. Se invertire la rotta significa tagliare i finanziamenti, togliere i fondi alla cultura, sospendere ogni forma di sostegno finanziario per le opere pubbliche, allora si, la Polverini può insegnare e pontificare”.
L’inversione a Tarquinia si è avvertita chiaramente. “Il cambio alla guida del Lazio ha significato passare da milioni di finanziamenti (riqualificazione centro storico, messa in sicurezza fiume Marta, ristrutturazione monumenti storici, solo per fare alcuni esempi) a un rubinetto a chiusura stagna. Occorre ringraziare il sindaco Mazzola e la sua giunta, se in questi ultimi due anni sono stati sventati alcuni pericoli, se si è riusciti a arginare la proverbiale scure della Polverini che tanti danni ha prodotto nella Tuscia”.
L’ospedale? “Nessun altro se non noi, con il sindaco Mazzola in testa – continua Parroncini – può rivendicare la battaglia per la difesa dell’ospedale. Una battaglia nata non per caso, ma per scongiurare l’iniziale decisione della Polverini di chiudere il reparto di ostetricia – ginecologia e che ha prodotto non solo la salvaguardia del presidio, ma anche il suo potenziamento, grazie a investimenti non certo di matrice regionale.
Lo stesso vale per il tema dell’arsenico. “Troppo spesso la governatrice è colta da amnesia e dimentica il suo ruolo di Commissario per l’emergenza, che formalmente e di fatto affida alle sue mani il compito di risolverla. L’amnesia è forte e l’emergenza rimane lì. Anche su questo, la Polverini dovrebbe ringraziare il sindaco di Tarquinia, che a fronte dell’inerzia regionale ha supplito con altri mezzi, assicurando ai suoi cittadini risposte concrete”.
C’è poi la questione della discarica di Allumiere. “Un’altra minaccia – spiega il consigliere regionale del Pd – su cui le rassicurazioni del presidente della Regione non rassicurano. Se oggi ci troviamo a fare i conti con questa sciagurata ipotesi è solo perché c’è stata inerzia, si è perso tempo. La Polverini alla Regione e Alemanno al Comune non hanno voluto risolvere il problema dei rifiuti di Roma a Roma, come sarebbe stato giusto e naturale. Anche su questo le parole non servono e non bastano più ma occorre tenere alta la mobilitazione e l’attenzione”.
La grancassa della Polverini ha poi suonato anche sul tema del conservificio. “Un altro caso in cui le parole e la realtà sono separate da una distanza incolmabile, non si sa se per difetto di informazione o per volontà di pura mistificazione. Negli ultimi due anni la situazione dello stabilimento ex – Conal è solo peggiorata. L’area è stata tolta al Comune e con ciò sono venute a mancare anche tutte le attività di controllo e manutenzione. Sono stati numerosi gli episodi di malversazione che hanno riguardato l’area. Per non parlare poi della sua riattivazione, mai entrata seriamente all’ordine del giorno del governo regionale”.
Insomma, nulla di nuovo né di nuovo sotto il sole di Tarquinia. “La pura propaganda elettorale – conclude Parroncini – non convince più nessuno, soprattutto in un Comune che è abituato ad altro, per esempio alla concretezza dell’attuale amministrazione”.