(f.e.) Parcheggi selvaggi che bloccano l’accesso agli scivoli per i portatori di handicap. Lo sfogo di Andrea Alquati, esercente della Salaria Massima. “Recentemente ho letto un giusto intervento di un assessore dell’Università agraria riguardo la necessità di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di culto della nostra città. Mi sembrerebbe altrettanto giusto da parte delle pubbliche amministrazioni, locali e non, far rispettare tale abbattimento laddove già si è provveduto. Accade infatti che tali barriere abbattute vengano restaurate dall’ignoranza ed inciviltà umane, spesso vestite dei panni della superficialità, disattenzione e faciloneria”. Alquati racconta la sua esperienza quotidiana chiedendo una maggiore opera di repressione. “Accade almeno dieci volte al giorno davanti al luogo in cui lavoro, in via IV novembre, che una rampa adibita al transito delle persone con limitazione motorie, venga inibita al passaggio da parte di automobilisti frettolosi ed impazienti che vi parcheggiano davanti, spesso per recarsi al vicino bancomat. Si tratta perlopiù di fermate temporanee e brevi, si giustificano se interpellati: “se deve passare un disabile me ne accorgo, arrivo subito e la scanso” rispondono. Come se anche una frazione di secondo nell’attesa che adempiano non sia sufficiente a far pesare all’interessato il suo handicap. Ho più volte segnalato tale situazione a chi di dovere, sentendomi solo garantire che sarebbero intervenuti, ma per il momento non mi sembra cambiata la situazione che riguarda un condominio che ospita numerosi appartamenti, negozi, uffici e studi medici e attraversando il quale si raggiunge anche l’ospedale cittadino. Con questo non voglio sollevare polemiche, ma solamente far riflettere. Le foto della situazione sono più eloquenti di mille parole”.