I riflettori del grande sport, in particolare della grande boxe, tornano ad essere puntati su Tarquinia. Venerdì sera, 11 aprile, a partire dalle ore 21 e 30, la Consorzy Arena della cittadina tirrenica ospiterà l’evento pugilistico dell’anno. In un periodo in cui la boxe vive un appannamento dal punto di vista mediatico e della popolarità, ecco l’incontro che può rinverdire i tempi degli storici match tra Frazer e Alì: sul ring tarquiniese incroceranno infatti i guantoni lo sfidante, la rivelazione Maurice de Pappagonè, originario del Guadalupe, e la promessa del Bronx, il campione in carica Johnny Blazirca. In palio, la corona mondiale dei Pesi Morti, la cui assegnazione è dal pronostico difficilissimo – dati l’alto livello di preparazione di entrambi i pretendenti e l’equilibrio che di certo caratterizzerà l’incontro – e sarà seguita in mondovisione in oltre 200 paesi del mondo.
Già da giorni le televisioni ed i media sono alle costole degli atleti per seguirne la preparazione, carpirne i segreti, individuarne elementi di forza e punti deboli: ma la verità è riservata al ring, alle sei riprese che – sino al gong finale – scioglieranno i dubbi ed esalteranno il vincitore, proclamandolo campione mondiale dei Pesi Morti.
A quel punto, uno di fronte all’altro, sul ring, non conteranno più le parole, nulla varrà più il passato – diverso, eppure per molti versi simile – dei due boxeur: da quando suonerà il primo gong, sarà solo la lotta di due uomini, due campioni, verso lo stesso obiettivo, la vittoria.
Ed a dirigere un match che si preannuncia accesissimo, è stato scelto l’arbitro internazionale Pasquale Zagaria da Molfetta: a lui il compito di mantenere la sfida sui binari della lealtà sportiva e della regolarità.
I pugili
Maurice de Pappagonè nasce a Grande-Terre, isola orienatale del Guadalupe. Fa parte dei Blancs-Matignon, cerchia ristretta dei pochissimi bianchi presenti nella colonia francese e nasce come coltivatore di papaya e tamarindo crescendo nella povertà. All’età di 11 anni scopre la boxe e diventa campione imbattuto dell’isola dall’età di 15 anni. Oggi sono in molti a considerarlo la vera rivelazione di questo sport.
Johnny Blazirca nasce nel Bronx, il borough più violento e malfamato della città di New York. Con un’infanzia turbolenta impara la boxe in riformatorio dove entra ed esce con frequenza tra i 12 e 17 anni. Arrestato nuovamente per rissa all’età di 21 anni, si consacra nel carcere di massima sicurezza di Sing Sing dove vince 45 dei 46 incontri disputati (39 per K.O.) nei quasi 5 anni di detenzione. E’ cosi che attira l’attenzione dei media che lo definiscono una vera e propria promessa della boxe statunitente.