Peppe Iacomini, ex portierone e capitano della Corneto Tarquinia, oltre che appassionato ed esperto spettatore del Festival di Sanremo, torna a scrivere per L’extra e ci dice la sua su quanto di canoro, mondano e spettacolare succede sul palco musicale più famoso d’Italia.
È iniziato il sessantaquattresimo festival di Sanremo. Il Terzo consecutivo di Carlo Conti e il cinquantesimo dopo la tragedia dell’Hotel Savoy in cui trovarono morto, in circostanze ancora misteriose, Luigi Tenco. Il teatro Ariston ha ricordato subito il cantautore di Recco con una emozionante interpretazione di Tiziano Ferro del celebre brano “Mi sono innamorato di te”.
Dopo il doveroso omaggio ha fatto ingresso sul palco un Carlo Conti sempre più padrone della scena e coadiuvato dalla tanto attesa Maria de Filippi, per la prima volta in Rai: i due presentatori si sono mossi con rispetto, mettendosi a disposizione l’uno dell’altra con quella professionalità e l’umiltà di chi sa di essere sempre e comunque un numero uno.
Ad aprire la Kermesse dei primi 11 big in gara è stata Giusy Ferreri, con un pezzo che non ha lasciato sicuramente il segno, a differenza dei due super favoriti Fiorella Mannoia e Fabrizio Moro. La prima con un’eleganza di altri tempi ha presentato una canzone cucita in maniera perfetta su di lei, mentre il Cantautore con la sua “Portami via” ha regalato emozioni grazie a quel suo graffiato e a quella rabbia di chi ha ancora tanto da dire. Ottima la prova di Elodie che, con una canzone scritta da Emma Marrone, ha colpito soprattutto per la sicurezza con cui ha affrontato il suo esordio. Applausi per Samuel e per la sua performance in stile Subsonica e Ermal Meta che presentava una canzone dal testo importante e duro: lo stesso cantante, nei giorni scorsi, ha ricordato che “scrivere è come vivere e la vita non è mai facile”.
Bravo Tiziano Ferro, che con la splendida Carmen Consoli ha cantato il grande successo “Il Conforto”, ma il premio al miglior ospite della serata è andato senza dubbio ad un vulcanico Ricky Martin, che si è letteralmente mangiato il palco con una performance da vera star.
Molto emozionate è stato, nel corso della serata, il monologo della De Filippi sugli eroi con cui presentava sul palco i volontari e le forze dell’ordine impegnate nelle zone colpite dal terremoto: “Di eroi ce ne sono tanti, basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi. La cosa importante è non dimenticarli”. Un grande Crozza nel suo intervento ha ricordato che per fare beneficenza basterebbe che ognuno pagasse le tasse mentre il bel Raul Bova, a molti, ha ricordato il Garko impacciato dello scorso anno.
Spazio anche al cyberbullismo con la presentazione dell’associazione MAbasta nata su spinta dell’altra parte di quei giovani su cui ancora possiamo contare. A fine serata vanno a rischio eliminazione: Clementino, Ron e Giusy Ferreri. Albano, Bernabei e Lodovica Comello rimangano in gara ma non convincono. La serata termina alle ore 00.53. Tardi come sempre e in perfetto stile Festival. Buon inizio e ennesima prova di spessore per un Carlo Conti che vuole confermare per l’ennesima volta che mamma Rai non si è sbagliata a puntare nuovamente su lui