Riceviamo e pubblichiamo
In relazione all’articolo “La Stas siferma per colpa della crisi”, apparso nell’edizione odierna del Nuovo Corriere Viterbese, rappresento che questa Società ha tempestivamente affrontato la questione e ne sta ricercando la soluzione più idonea per contemperare l’autonomia progettuale di Stas e la situazione finanziaria. Gli enti -Stato, Regione Lazio e, soprattutto, il Comune di Tarquinia al quale l’art. 5 del Codice dei Beni Culturali, D.Lgvo. 24.1.2004, n° 42, riconduce la tutela del patrimonio culturale della nostra città (“Le regioni, nonché i comuni ….cooperano nell’esercizio delle funzioni di tutela del patrimonio Culturale….”), conscio dell’importanza culturale del patrimonio storico, oggettistico, documentale ed etnografico dei giacimenti culturali di proprietà di Stas, sta studiando una convenzione ed un aiuto finanziario – sono convinte affermazioni del Sindaco e di autorevoli Assessori – capaci di contribuire alla soluzione dei problemi economici della Società. Non appena essa verrà formalizzata, verrà sottoposta al Comitato Direttivo e, con le considerazioni di questo, portata a conoscenza dell’Assemblea dei Soci. Nell’attesa, Stas si ferma……ma non chiude!
Vasco Giovanni Palombini
Presidente della Società Tarquiniese d’Arte e Storia